Silvio Berlusconi, classe 1936, ha fatto da spartiacque nella recente storia della politica italiana. Era il 26 gennaio 1994 quando decise di "scendere in campo".

L'addio a Silvio Berlusconi
Telegiornale 12.06.2023, 12:30
Alle spalle aveva una vita da imprenditore di successo, immobiliarista, leader delle TV private e presidente del Milan. In un paese reduce dello scandalo tangentopoli, delle bombe contro Falcone e Borsellino, Berlusconi era pronto a cambiar vita. Il Cavaliere, come veniva chiamato, vinse le elezioni nel 1994. Poi il suo Governo cadde e ci ritentò nel 2001, l’anno in cui durante la trasmissione televisiva "Porta a Porta" di Bruno Vespa firmò il famoso contratto con gli italiani. Molti gli obiettivi presenti in questo documento: meno tasse, aumento delle pensioni, più sicurezza e mezzo milione di posti di lavoro.
Era il biglietto da visita de "Il Popolo della Libertà". Obiettivi politici che però non vennero mai raggiunti completamente.
Gli scivoloni
Nella sua lunga presenza nel panorama politico, sono stati diversi gli scivoloni di cui è stato protagonista: dall’avere definito l’allora presidente statunitense Barack Obama, "abbronzato", alle corna fatte al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué nella foto di gruppo del vertice di Caceres. Molto imbarazzo e polemiche suscitò la frase indirizzata nel luglio 2003 al deputato Martin Schulz nell’aula del Parlamento Europeo: "So che in Italia stanno girando un film sui lager nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò", disse. Schulz aveva criticato aspramente il conflitto di interessi italiano e gli attacchi ai magistrati.
Ruby Rubacuori e il bunga bunga
Poi ci furono i problemi con la giustizia, con decine di processi che misero in piazza la sua vita privata. L’accusa più pesante fu quella di favoreggiamento della prostituzione minorile.
"Ruby Rubacuori"
Il caso di "Ruby Rubacuori", la fantomatica nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak, il bunga bunga, le cene e le feste ad Arcore riempirono le pagine dei giornali. Per il processo Ruby, Berlusconi venne assolto. Evitò molte altre condanne sia per prescrizione sia grazie a leggi fatte dal suo stesso Governo. Nell’agosto 2013 venne però condannato per frode fiscale e fu costretto a lasciare il suo posto in Parlamento. Da lì, il declino politico.
L’ultima vera apparizione politica è avvenuta per la corsa al Colle nel gennaio 2022, quando il centrodestra si era detto pronto a sostenere la sua candidatura per il post-Mattarella. Fino al 22 gennaio, quando ha annunciato un passo indietro "per responsabilità nazionale".

Notiziario 11.00 del 12.06.2023
Notiziario 12.06.2023, 11:12
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