Giovedì il Giappone intende iniziare a scaricare nell'oceano Pacifico più di un milione di litri d'acqua provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima, devastata da un gigantesco tsunami nel 2011. Alcuni Paesi vicini, in particolare la Cina, sono allarmati. La centrale produce in media più di 100'000 litri di acqua contaminata al giorno, proveniente dalla pioggia, dalle acque sotterranee o dalle iniezioni necessarie per raffreddare continuamente i nuclei dei suoi reattori, che si sono fusi nel 2011.
L'acqua viene raccolta, filtrata e immagazzinata nel sito, ma la capacità disponibile sarà presto satura: 1,34 milioni di tonnellate, l'equivalente di quasi 540 piscine olimpioniche, sono state accumulate in più di mille serbatoi giganti. Dopo anni di riflessioni, nel 2021 il Giappone ha optato per la soluzione di scaricare il liquido in mare, a un chilometro dalla costa, attraverso un tubo sottomarino appositamente costruito.
L'acqua viene trattata con un processo di filtrazione noto come Advanced Liquid Processing System (ALPS). Questo processo elimina la maggior parte delle sostanze radioattive, ma il trizio non può essere rimosso con le tecnologie esistenti. Il trizio è infatti un radionuclide che si trova naturalmente nell'acqua di mare e ha un impatto limitato. Se inalato o ingerito, il trizio può rappresentare un rischio, ma secondo gli esperti solo dosi molto elevate sono dannose per la salute umana.
La Tepco, l'operatore della centrale nucleare, prevede di diluire l'acqua con il trizio per ridurne ulteriormente il livello di radioattività a meno di 1'500 becquerel per litro (Bq/L), ben al di sotto dello standard nazionale di 60'000 Bq/L per questa categoria. Per decenni, il trizio è stato regolarmente scaricato nell'acqua dalle centrali nucleari in funzione in tutto il mondo e dagli impianti di ritrattamento delle scorie nucleari, ha dichiarato all'AFP Tony Hooker, specialista in radiazioni dell'Università di Adelaide (Australia). "Non abbiamo identificato alcun impatto sull'ambiente o sulla salute", ha specificato l'esperto.
La reazione di Hong Kong
Il governatore di Hong Kong, John Lee, ha ordinato al suo Governo di applicare "immediatamente" tagli all'import alcuni prodotti alimentari giapponesi in seguito alla decisione di Tokyo di iniziare giovedì le procedure di riversamento in mare dell'acqua radioattiva dell'impianto nucleare di Fukushima. "La sicurezza alimentare e la salute pubblica a Hong Kong sono le massime priorità del Governo di Hong Kong", ha scritto Lee su Facebook.