L'angelo surfista

La chiesa cattolica brasiliana aspira ad avere un nuovo santo, che potrà essere raffigurato con una tavola da surf. Si tratta di Guido Schaeffer, classe 1974, un ragazzo di classe media di Rio de Janeiro cresciuto fra le onde del mare di Ipanema e Copacabana, che a 25 anni e con una laurea di medicina in tasca abbandonò la vita mondana per entrare in seminario e mettersi al servizio di Dio. Vocazione interrotta il primo maggio del 2009, quando la sua vita viene spezzata per l’impatto con un’onda gigante nella bellissima spiaggia di prainha, il paradiso dei surfisti carioca. Da medico Guido si dedicò soprattutto alla cura dei poveri e delle persone senza fissa dimora ricoverati nella Santa casa di misericordia di Rio. Fra gli studi in seminario e il lavoro in ospedale non dimenticava la sua passione e quando poteva si dedicava al surf, assieme ad un gruppo fedele di amici che lo ricordano ancora oggi con grande affetto.

La vita e le opere di Guido hanno interessato il Vaticano che ha mandato a Rio de Janeiro una commissione per avviare il processo di beatificazione. Nella giornata del patrono di Rio, San Sebastiao, lo si è voluto ricordar con una messa e una processione per le via della città. I resti di Guido sono stati portati a bordo di un camion dei pompieri fino alla parrocchia di Nossa Senhora da Paz del quartiere di Ipanema, dove riposerà in un altare a lui dedicato.

Le tavole da surf non sono mancate durante la cerimonia. Maria Nazareth Schaffer, la madre di Guido, lo ha ricordato come un ragazzo semplice ed entusiasta, sempre disposto ad aiutare il prossimo e con un’attenzione particolare all’attività pastorale ed evangelizzatrice.

La storia di Guido ha ispirato un libro scritto da padre Jorjao, il sacerdote che lo ha accompagnato durante il suo percorso vocazionale ed un film documentario del regista portoghese Manoel Arouca. “O anjo surfista”, (l’angelo surfista) verrà presentato quest’anno nelle sale cinematografiche brasiliane ed è stato inviato a diversi festival in giro per il mondo.

Non ci sono previsioni sui tempi per la beatificazione. Negli ultimi mesi i collaboratori della diocesi di Rio de Janeiro hanno raccolto in un dossier le testimonianze di pazienti curati da Guido, oltre a prove della sua attività benefica. I suoi amici, nel frattempo, hanno creato un gruppo denominato “Surfisti di Cristo” attraverso il quale lo ricordano e predicano il suo esempio fra gli appassionati della specialità in tutto il Brasile.

Emiliano Guanella