Il 17 ottobre, in Francia, centinaia di lavoratori in situazione irregolare, accompagnati dai sindacati, hanno dato il via ad un ampio movimento di lotta per la loro regolarizzazione, attraverso scioperi e occupazioni.
Dal 2012, è possibile ottenere un permesso di soggiorno dimostrando un certo numero di anni di residenza sul territorio francese e un certo numero di mesi di lavoro. Un sistema che resta però poco efficace, poiché le regolarizzazioni dipendono dal potere discrezionale delle prefetture e dei datori di lavoro. In alcuni settori come l’edilizia, la logistica, la pulizia o i rifiuti, questi ultimi assumono spesso lavoratori senza documenti, con contratti precari e condizioni di lavoro degradanti.
Ed è così anche sui cantieri dei futuri siti delle Olimpiadi di Parigi 2024, dove la presenza di lavoratori senza documenti è stata dimostrata più di un anno fa e ancora recentemente da diverse inchieste.



