Liquidi nei bagagli a mano: la nuova norma ha successo a Malpensa

Centinaia di aeroporti europei, in questi giorni, si stanno adattando alle nuove norme, che permettono di trasportare nel bagaglio a mano sostanze liquide in confezioni superiori ai cento millilitri. La possibilità è offerta però soltanto dagli scali dotati di scanner di ultima generazione. Uno di questi aeroporti è Milano-Malpensa, dove i passeggeri sembrano molto soddisfatti di questa novità.

“Ci siamo portati le nostre bottigliette di acqua tranquilli, sicuramente è meglio”, ha dichiarato ai microfoni del Telegiornale una viaggiatrice, “è un vantaggio per tutti noi, perché abbiamo dei bambini, per cui abbiamo bisogno di portare liquidi come saponi, bagnoschiuma o due bottiglie d’acqua”, ha detto un altro.

Il vantaggio, però, è anche economico, secondo una passeggera: “L’anno scorso dovevo viaggiare, non ho potuto portare delle creme mediche che erano divise e modulate”, ha spiegato, “è stato un problema andare in vacanza, ho dovuto ricomprare tutto”.

Si calcola che grazie alle nuove regole, come la sospensione dell’obbligo di estrarre liquidi e computer dal bagaglio a mano, si potrebbero riscontrare ulteriori benefici, poiché si calcola un dimezzamento dei tempi per i controlli.

Attualmente in Italia gli scanner di nuova generazione sono impiegati non solo a Malpensa, ma anche a Linate, Roma, Torino e Bologna. In Svizzera bisognerà attendere ancora qualche mese, poiché l’aeroporto di Zurigo deve ancora installare la nuova tecnologia su tutte le linee di sicurezza, così da poter abolire la regola delle dieci confezioni da cento millilitri.

La limitazione dei liquidi risale al 2006, dopo che un gruppo di terroristi aveva cercato di far esplodere dieci aerei di linea partiti dal Regno Unito e diretti negli Stati Uniti e in Canada, portando a bordo degli esplosivi liquidi.