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Mariupolis 2 sbarca a Lugano

Il documentario, realizzato durante l’assedio della città ucraina di Mariupol, proiettato al Festival dei diritti umani – Il regista Kvedaravicius è morto durante le riprese

  • 21 ottobre 2022, 01:05
  • 24 giugno 2023, 00:41

Mariupol sul grande schermo a Lugano

Telegiornale 20.10.2022, 22:00

Di: TG/Red. MM

Questa sera (giovedì) al festival dei diritti umani di Lugano viene proiettato "Mariupolis 2", un film realizzato durante l'assedio di Mariupol, nel quale ha perso la vita anche il regista del documentario, il lituano Mantas Kvedaravicius.

Una vita sotto assedio raccontata attraverso la quotidianità di coloro che da un giorno all'altro si sono visti le bombe piovere dal cielo, questo era lo scopo di Kvedaravicius.

Nel 2016 - con Mariupolis - aveva portato sul grande schermo la guerra del Donbass, ora - con Mariupolis 2 - il regista porta in sala la brutalità dell'occupazione russa.

Irina e Valeria sono mamma e figlia. Entrambe hanno lavorato a questo film e la RSI le ha incontrate. "La difficoltà principale era quella di entrare nel territorio di Donetsk – spiega Valeria Gavrikova – perché Mantas era ricercato dai russi. Io mi occupavo di fornirgli i documenti falsi e di organizzare gli spostamenti in base al percorso meno rischioso. Abbiamo anche fatto finta di essere un convoglio umanitario".

Una serie di accorgimenti che però non sono bastati ad evitare il peggio. A fine marzo il regista perde infatti la vita durante le riprese. Il materiale raccolto fino a quel momento viene raccolto e portato in fretta e furia via dalla città per poi essere trasformato in un film. Per realizzarlo la troupe si è assunta dei rischi altissimi.

"A un certo punto ero preoccupata che mia figlia si mettesse nei guai con la legge procurando i documenti falsi per Mantas – spiega da parte sua la madre di Valeria Irina Prudkova, produttrice del documentario – ma lui mi ha detto che la cosa più importante era mostrare al mondo i crimini commessi dai russi. Alla legge avremmo pensato dopo".

Per Irina e Valeria Mariupol è casa. Loro vengono proprio da lì, la città più martoriata della guerra. Da quando i russi l'hanno conquistata è difficilissimo trovare informazioni attendibili. Loro a Mariupol hanno ancora dei contatti e le informazioni che ricevono sono terribili.

"Attualmente – prosegue Irina – i russi stanno cacciando gli abitanti di Mariupol e stanno abbattendo gran parte dei quartieri per costruire una città nuova. La popolazione non sa dove andare ma ai russi questo non interessa. Stanno demolendo tanti palazzi per nascondere i cadaveri".

È molto difficile immaginare come sarà la Mariupol del futuro, anche perché è molto complicato persino decifrare il presente. Uno spaccato del passato recentissimo -invece- ce lo ha lasciato il regista lituano.

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