Mohamed Cheikh El-Ghazouani, il candidato del regime al potere, ha vinto al primo turno le presidenziali che si sono svolte domenica in Mauritania. Secondo i risultati annunciati nella notte su lunedì dalla commissione elettorale, El-Ghazouani ha raggiunto il 52% dei suffragi. Dati contestati dai candidati avversari.
Lo scrutinio dovrebbe segnare la prima transizione tra due presidenti eletti nella vasta nazione del Sahel, scossa da infiniti colpi di Stato tra il 1978 e il 2008, anno in cui Mohamed Ould Abdel Aziz era salito al potere prima della sua elezione a presidente l’anno successivo. Aziz non poteva più presentarsi alle presidenziali 2019 in quanto aveva esaurito i due mandati previsti dalla legge elettorale.
El-Ghazouani si è dichiarato vincitore sulla base di circa l’80% dei risultati degli uffici elettorali, mentre le opposizioni hanno definito l’annuncio “avventato e in sentore di nuovo colpo di Stato”.
Il suo rivale più vicino, l'attivista anti-schiavitù Biram Dah Abeid, è arrivato secondo con poco più del 18% dei consensi, seguito da Mohamed Boubacar.
Il Mandela di Mauritania
RSI Info 15.05.2019, 07:45
Da mesi, le opposizioni lanciano grida d’allarme sui rischi che il Paese continui ad essere retto da un “regime militare corrotto” e hanno già annunciato che ricorreranno con tutti i mezzi legali contro il voto di domenica al Consiglio costituzionale, chiamato a decidere sulle contestazioni e a rendere valido lo scrutinio.
I candidati dell'opposizione hanno inoltre annunciato manifestazioni in tutto il Paese per oggi, lunedì.
AFP/Swing