Un migrante nigeriano di 36anni è morto oggi, mercoledì, a Fermo, nelle Marche, dopo essere finito in coma irreversibile a seguito di un pestaggio. È stato colpito ieri alla testa da un ultrà della locale squadra di calcio, la Fermana, dopo aver reagito verbalmente agli insulti razzisti che l’aggressore aveva rivolto a sua moglie, 24enne anche lei ospite insieme al marito della Caritas.
I due erano giunti in Italia dopo una difficile traversata del Mediterraneo. La donna, incinta, aveva perso il bambino poco dopo il loro arrivo. Entrambi cattolici, erano fuggiti dal loro paese a causa delle violenze commesse dall’organizzazione fondamentalista islamica Boko Haram, si legge sull’edizioni online del Corriere della sera.
L’identità dell’aggressore non è stata resa nota. La notizia del decesso è stata comunicata dal sindaco, Paolo Calcinaro.
Stramazzata a terra, la vittima ha continuato ad essere raggiunta da calci e pugni alla testa.
ATS/ludoC
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