Almeno 73 persone, poveri abitanti di un villaggio del Mozambico, sono morte carbonizzate nell'esplosione di un'autocisterna carica di benzina che ha provocato anche 110 feriti con ustioni di varia gravità. Il mezzo si era rovesciato sulla strada attirando centinaia di persone che speravano di riuscire a prelevare un po' di carburante da portare a casa.
L'incidente è avvenuto giovedì in un piccolo villaggio della provincia di Tete, verso il confine con il Malawi. Il Mozambico figura fra i paesi più poveri al mondo, secondo il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). La sua economia non è mai riuscita a risollevarsi dopo la lunga e sanguinosa guerra civile terminata nel 1992. Di recente il Governo ha aumentato il prezzo dei carburanti in seguito a una svalutazione della moneta locale (il metical) nei confronti del dollaro.
Diem/TG