Un risarcimento record da 41 milioni di dollari è stato garantito venerdì da un giudice federale per i “5 di Central Park” che, quando erano adolescenti, furono condannati ingiustamente per lo stupro di una donna che stava facendo jogging nel parco newyorkese.
Si conclude così, dopo 25 anni, uno dei casi più famosi di errore giudiziario nella storia degli Stati Uniti e sul quale nel 2012 è stato prodotto un documentario proiettato anche al festival di Cannes.
Quattro afroamericani e un ispanico che all’epoca dei fatti, nel 1989, avevano fra i 14 e i 16 anni, scontarono pene dai 6 ai 13 anni di detenzione dopo un processo che già allora lasciò qualche dubbio sulla loro colpevolezza.
Tre di loro avevano terminato il loro periodo in cella, uno era in libertà vigilata e l’ultimo era ancora in prigione quando nel 2002 un uomo confessò di essere in realtà stato lui a commettere la violenza, come poi hanno confermato i test del DNA.
“Questo risarcimento è un atto di giustizia dovuto da tempo”, ha commentato il sindaco di New York Bill de Blasio.
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