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Quaranta giorni di morte e distruzione

Non si placa l'eco dei massacri di civili compiuti dai russi - Il mondo si indigna e studia nuove sanzioni mentre Mosca nega - Zelensky parla ai Grammy

  • 4 aprile 2022, 10:10
  • 23 giugno 2023, 17:55

RG 07.00 del 04.04.2022 - La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Mondo 04.04.2022, 09:55

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Di: ATS/Feuters/AFP/EnCa

Il 40° giorno di guerra in Ucraina si apre con l’eco degli orrori perpetrati dalle truppe russe in ritirata dalla cittadina di Bucha, non lontana da Kiev. Le immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparpagliati per le strade poco distanti la capitale ucraina dopo il ritiro russo hanno scioccato il mondo occidentale, che però tentenna nel reagire.

Come se non bastasse, mentre si intensifica l'offensiva russa nel sud dell'Ucraina, l'orrore dell’aggressione di Mosca a un Paese libero e i massacri che emergono da Bucha – dove si contano centinaia di cadaveri, escludendo le fosse comuni ancora da riaprire – per Kiev sono un genocidio, mentre il Cremlino le valuta una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati.

L'Occidente s'indigna e minaccia altre sanzioni ma solo la Lituania reagisce

Le reazioni dell’Occidente restano comunque blande. Ci si indigna e si inorridisce e si evocano nuove sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin, evocando appunto la possibilità di colpire più duramente il settore energetico russo. Poi si chiede un’inchiesta indipendente e uno stop all’importazione del gas di Mosca, ma solo la Lituania passa all’atto e ha bloccato subito l’import. Così, mentre gli ucraini si preparano all’ennesima giornata di bombardamenti, in Lussemburgo i ministri delle Finanze discuteranno lunedì l’impatto economico della crisi.

Del resto sul terreno la tensione non scende, soprattutto dopo la notizia che per far fronte alle pesanti quanto impreviste perdite nell’invasione dell’Ucraina, Putin vuole mobilitare altri 60'000 soldati per ricostituire quelle forze che sono andate perdute in combattimento: secondo fonti ucraine i militari russi (tra cui tanti giovanissimi) uccisi in battaglia sarebbero infatti quasi 18'000, ma anche in questo caso Mosca nega.

Soldati ucraini davanti a ciò che resta dell'Antonov An-225 Mriya devastato dai russi

Soldati ucraini davanti a ciò che resta dell'Antonov An-225 Mriya devastato dai russi

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Intanto domenica gli ucraini hanno liberato l'area di Hostomel, presso Kiev, occupata fin dall'inizio dell'aggressione dalle truppe del Cremlino, truppe che il 27 febbraio avevano distrutto anche l'Antonov An-225 Mriya ("sogno", in ucraino), ossia l'aereo più grande del mondo per apertura alare e lunghezza entrato in servizio. Il velivolo, un simbolo dell'orgoglio nazionale in Ucraina, sarà comunque ricostruito, come ha confermato a suo tempo il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba.

Zelensky ai Grammy fa un appello e si chiedono indagini su Bucha

A sorpresa lunedì notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto ai Grammy chiedendo un "aiuto, ma non con il silenzio". Poco prima in un discorso alla nazione aveva annunciato la creazione di un "meccanismo speciale" per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. "Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel", ha sottolineato, definendo le forze di Mosca "assassini", "torturatori" e "stupratori".

E oltre al presidente ucraino che pensa a una soluzione specifica per le inchieste sui crimini di guerra compiuti dai soldati di Mosca, da più parti si chiedono del resto inchieste rapide, indipendenti e approfondite sull'accaduto. Ne è un esempio la richiesta avanzata domenica dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal vicecancelliere tedesco Robert Habeck.

Guerra in Ucraina: le immagini del fine settimana

RSI 04.04.2022, 13:40

Intanto i civili ucraini si starebbero difendendo avvelenando cibi e vodka offerti ai soldati. Sono già diversi i soldati di Mosca morti dopo aver ingerito dolci e liquori corretti con il veleno per topi e molti altri sono finiti in infermeria. I militi di Mosca avrebbero pure sottratto con i loro camion lavatrici e altri apparecchi dalle case dei civili ucraini. Questo materiale sarebbe poi destinato alle loro case in Russia o a essere venduti in mercatini, organizzati nelle loro caserme nella vicina Bielorussia.

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