”Potrebbe non essere una coincidenza il fatto che pochi giorni fa ho annunciato i temi delle nuove inchieste di Report”.
Con queste parole Sigfrido Ranucci, il conduttore della trasmissione su RAI 3 Report che tornerà in onda dal 26 ottobre, ha commentato al Corriere della Sera quanto accaduto giovedì sera alle 22.17, quando un ordigno è esploso distruggendo la sua auto e danneggiando la vettura della figlia, parcheggiate davanti a casa a Campo Ascolano, alle porte di Roma. Secondo il giornalista romano potrebbe insomma esserci un nesso fra l’attentato subìto sotto casa e gli argomenti delle nuove puntate di Report.

La parte anteriore dell'auto del giornalista è stata completamente distrutta e la vettura accanto, quella della figlia, danneggiata
“C’è una lista infinita di minacce, di varia natura, che ho ricevuto e di cui ho sempre informato l’autorità giudiziaria e di cui i ragazzi della mia scorta hanno sempre fatto rapporto. Io comunque mi sento tranquillo nel senso che lo Stato e le istituzioni mi sono sempre state vicine in questi mesi”, ha invece detto Ranucci all’agenzia ANSA.
”Ma quello di stanotte - ha proseguito - è stato un salto di qualità preoccupante perché proprio davanti casa, dove l’anno scorso erano stati trovati dei proiettili”.
Inchiesta in corso
Pesava circa un chilo l’ordigno di esplosivo posizionato vicino all’auto di Sigfrido Ranucci. E’ quanto accertato dagli investigatori intervenuti dopo l’esplosione. I residui sono stati sequestrati e verranno sottoposti ad accertamenti. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri che stanno acquisendo le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato chi ha piazzato la bomba. L’ordigno - di tipo rudimentale - non è stato azionato a distanza o con un timer ma è stato lasciato, presumibilmente con la miccia accesa, tra due vasi esterni alla villetta, vicino sia alle vetture sia al cancello di casa.
E venerdì la Federazione Europea dei giornalisti - come si legge su X - ha inviato una segnalazione al Consiglio d’Europa proprio con l’obiettivo di “assicurare un’indagine tempestiva e approfondita su questo attacco, identificare e perseguire i responsabili e garantire un’efficace protezione”.







