Dopo anni di tensioni post-Brexit, Londra e Bruxelles tornano a collaborare. Al primo vertice ufficiale tra Regno Unito e Unione Europea, tenutosi a Londra, il premier britannico Keir Starmer ha incontrato i presidenti di Consiglio e Commissione europei, Antonio Costa e Ursula von der Leyen. L’incontro si è concluso con un accordo sulla sicurezza e la difesa e con un memorandum d’intesa su energia, pesca, mobilità e altri settori. “Un nuovo partenariato tra il Regno Unito indipendente e i suoi alleati in Europa”, ha dichiarato Starmer, definendo l’intesa “una pietra miliare nelle nostre relazioni”.
Nessun passo indietro sulla Brexit
Il riavvicinamento non rappresenta un ritorno alle condizioni pre-Brexit. Da entrambe le parti, come ha spiegato ai microfoni di SEIDISERA la corrispondente Nicole Degli Innocenti, si parla di un “passo avanti” per superare le tensioni del passato. “Il governo britannico ha ribadito più volte – sottolinea Degli Innocenti – che non si torna nel mercato unico, né nell’unione doganale, né alla libera circolazione delle persone”.
Un’intesa bilanciata, ma Farage attacca
Secondo Degli Innocenti, l’accordo è equilibrato e vantaggioso per entrambe le parti. Londra ha fatto concessioni, in particolare sulla pesca, ma ottiene in cambio agevolazioni per imprese e consumatori, grazie alla semplificazione degli scambi.
Non sono mancate però le critiche. Nigel Farage ha parlato di “tradimento della Brexit”, così come altri esponenti conservatori. Ma il governo smentisce: i pilastri dell’uscita dall’UE restano invariati.

Primo accordo brexit fra UE e Regno Unito
SEIDISERA 19.05.2025, 18:00
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Difesa, pesca e un ritorno al pragmatismo
L’accordo di difesa apre la strada alla partecipazione britannica ai programmi europei di approvvigionamento congiunto, anche se l’accesso al piano SAFE da 150 miliardi richiederà ulteriori negoziati.
Più delicata la questione della pesca: Londra ha accettato di estendere per altri 12 anni i diritti di pesca dell’UE nelle proprie acque. Una concessione significativa ma Starmer ha ricordato che “oltre il 70% del pesce britannico viene esportato nell’Unione” e che l’accordo contribuirà a mantenete un accesso facilitato al mercato unico.
Memorandum su energia, mobilità e migrazione
Oltre agli accordi già siglati, le parti hanno firmato un memorandum d’intesa che definisce una serie di ambiti di collaborazione su cui esiste accordo politico ma che richiedono ulteriori definizioni operative. Tra questi: l’accesso del Regno Unito al mercato europeo dell’elettricità – per cui Londra ha riconosciuto la competenza della Corte di giustizia dell’UE – la cooperazione in materia di sicurezza e migrazione, e la mobilità degli studenti. Londra si è detta aperta a una parificazione dell’accesso alle università per studenti britannici ed europei, non escludendo un ritorno nel programma Erasmus+.