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Sanchez: “Irragionevole il 5% del PIL per la difesa”

Il premier spagnolo si esprime contro l’obiettivo preteso dagli USA per i Paesi membri della NATO, che dovrebbero sancire l’impegno la settimana prossima all’Aia

  • 2 ore fa
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RG 12.30 del 20.06.2025 La corrispondenza di Andrea Ostinelli

RSI Info 20.06.2025, 12:30

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Di: AFP/ARi/pon 

Per la Spagna è “irragionevole” aumentare le spese per difesa e sicurezza al 5% del PIL, come richiesto dalla NATO, che dovrebbe sancire l’impegno la settimana prossima all’Aia. È quanto ha dichiarato Pedro Sanchez in una sua comunicazione a Mark Rutte, il segretario generale dell’Alleanza Atlantica.

L’obiettivo del 5% - oltre il doppio di quanto previsto finora - viene anche definito “controproducente” in questa lettera inviata dal premier iberico pochi giorni prima del vertice. La Spagna, argomenta il premier, “continuerà a contribuire attivamente all’architettura di sicurezza europea”, ma in questo vertice “non può impegnarsi a raggiungere un obiettivo di spesa specifico in termini di PIL”.

Nella lettera Sanchez difende la necessità di una NATO “più forte” di fronte alla “crudeltà di Putin e al totale disprezzo per il diritto internazionale e i diritti umani”. Ritiene però che l’obbligo dell’obiettivo del 5%, come preteso dagli USA; potrebbe rivelarsi pregiudizievole per taluni Stati e inefficace per la sicurezza dell’Alleanza. Di qui, l’auspicio di “una formula più flessibile”.

Madrid non ritiene in particolare di non essere in condizione di assumersi un tale impegno, che avrebbe un pesante effetto sulla spesa pubblica, con la necessità di tagliare le spese o aumentare le tasse. A pagare il conto sarebbe la classe media.

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