La Corte di Cassazione francese ha respinto mercoledì il ricorso di Nicolas Sarkozy sul caso “Bygmalion”, le false fatture durante le elezioni presidenziali perse nel 2012. Si tratta della seconda condanna penale definitiva dopo quella nel quadro delle intercettazioni. L’ex presidente è stato condannato quindi in via definitiva a un anno di carcere, di cui 6 mesi senza condizionale. Sarkozy non sarà però incarcerato: sarà un giudice a stabilire le modalità. È ipotizzabile l’uso del braccialetto elettronico.
Le indagini sul caso “Bygmalion” hanno rivelato che per nascondere l’esplosione delle spese della sua campagna elettorale - quasi 43 milioni di euro a fronte di un massimo autorizzato di 22,5 milioni di euro - era stato messo in atto un sistema di doppia fatturazione, addebitando all’Union pour un Mouvement Populaire (ora Les Républicains), sotto copertura di accordi fittizi, gran parte dei costi dei comizi.
L’ex presidente, oggi settantenne, ha indossato il braccialetto tra febbraio e maggio, prima che gli venisse concessa la liberazione condizionale a metà pena, soprattutto a causa della sua età.
Il caso odierno era stato offuscato dall’incarcerazione, tra ottobre e novembre, dell’ex presidente nella prigione de La Santé a Parigi dove aveva iniziato ad espiare la condanna a 5 anni per la vicenda dei fondi libici. Per questa vicenda il processo di appello si terrà in primavera. Dopo una ventina di giorni in cella aveva ottenuto la libertà vigilata.
Notiziario delle 15.00 del 26.11.25

Sarkozy torna a casa
Telegiornale 10.11.2025, 20:00






