La Corte di giustizia europea, da un lato, ha annullato la decisione della Commissione europea sugli aiuti di Stato dell'Olanda a Starbucks (accogliendo il ricorso della società, famosa per la catena di coffee shop), dall'altro ha confermato la decisione della Commissione sugli aiuti del Lussemburgo nel caso di Fiat-Chrysler Finance Europe, rigettando il ricorso della casa automobilistica.
RG 12.30 del 24.09.2019 La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 24.09.2019, 14:30
Le decisioni dell'Antitrust europeo risalgono al 2015, un anno dopo le rivelazioni di LuxLeaks e a 16 mesi dall'apertura delle prime inchieste nel giugno 2014 sui "tax ruling". All'epoca la Commissione aveva stabilito che le società avevano usufruito di "un vantaggio fiscale indebito"; per quanto riguarda Starbucks nell'ordine di circa 30 milioni di euro, chiedendo di restituirli.
"Il Lussemburgo prende atto della sentenza odierna del Tribunale dell'Unione europea nella causa FCA Finance e Trade e analizzerà la decisione con la dovuta diligenza, riservandosi tutti i suoi diritti", si legge in una nota del Lussemburgo.
Dal canto suo Fiat Chrysler Finance Europe "è delusa per la decisione" della Corte di giustizia dell'UE "e sta valutando i prossimi passi da fare". Lo riferisce un portavoce di FCA, dopo il verdetto. Gli impatti della decisione vengono considerati "non rilevanti" per i conti di Fca.
Intanto FCA, in seguito alla decisione della Corte di giustizia europea, è scivolata in borsa (-1,36%) sulla scia dei 30 milioni di euro di tasse da pagare in Lussemburgo.
ANSA/ATS/M. Ang.