Dopo quasi 40 anni di sanguinoso conflitto nel Nagorno Karabakh, Azerbaigian e Armenia hanno firmato un accordo di pace, a Washington, alla presenza del presidente statunitense Donald Trump. L’accordo è stato salutato positivamente anche da Unione europea e Turchia. Baku e Yerevan hanno concordato la creazione di un corridoio di transito, che sarà battezzato “rotta Trump per la pace e la prosperità internazionali” e attraverserà il territorio armeno collegando l’exclave azera di Nakhcivan al resto dell’Azerbaigian.
Armenia e Azerbaigian si sono impegnati a “porre fine definitivamente”, secondo Donald Trump, “al conflitto che li oppone da decenni”. Le due ex repubbliche sovietiche “si impegnano a cessare definitivamente ogni conflitto, ad aprire relazioni commerciali e diplomatiche e a rispettare la sovranità e l’integrità territoriale” di ciascuna, ha assicurato il presidente americano alla Casa Bianca, affiancato dal presidente azero Ilham Aliev e dal primo ministro armeno Nikol Pashinyan.
Ilham Aliev ha salutato una giornata “storica” e ha proposto di inviare, insieme a Nikol Pashinyan, una lettera a sostegno della candidatura al premio Nobel per la pace. “Chi, se non il presidente Trump, [lo] merita?”, ha chiesto. Ha anche ringraziato Donald Trump per la sua decisione, annunciata venerdì, di revocare le restrizioni che da diversi anni gravavano sulla cooperazione militare del suo Paese con gli Stati Uniti.
Notiziario 06.00 del 9.08.2025
RSI Info 09.08.2025, 08:04
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