Cristiani ancora sotto tiro in Nigeria nell'ennesima strage che ha insanguinato il sempre più incontrollabile nord-est del Paese. Oltre cento persone sono state uccise nella notte tra sabato e domenica nel corso di un massiccio attacco attribuito agli estremisti islamici di Boko Haram, che hanno incendiato le case e devastato l'intero villaggio di Izghe, nello stato di Borno, al confine col Camerun.
Sono arrivati di sera, hanno raccontato gli scampati, a bordo di camion e moto, travestiti da militari. Hanno costretto gli uomini a radunarsi in un'area del villaggio e li hanno massacrati a colpi d'arma da fuoco e con coltelli e machete, al grido di “Allah è grande”.Un politico locale parla di almeno 106 persone trucidate dagli estremisti che dal 2009 cercano di imporre l'islam nel nord della Nigeria con la violenza.
Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha reagito all'ennesimo massacro parlando di “terribile e orribile violenza che colpisce tantissimi innocenti tra cui molti cristiani”.
Ansa/Diem