Dopo l’esplosione nella centrale idroelettrica del lago di Suviana, in provincia di Bologna, in cui hanno perso la vita sette persone, scatta ora la seconda fase: gli accertamenti tecnici e giudiziari per stabilire le cause del collasso degli apparati di produzione di energia elettrica avvenuto lo scorso martedì. Un nuovo capitolo che mira a stabilire anche eventuali responsabilità. E nel frattempo prosegue l’operazione, decisiva per ispezionare tutto l’impianto, di completo svuotamento dei livelli otto e nove, ancora allagati.
L’inondazione non è stata provocata dall’acqua del lago, ma dall’esplosione e dal relativo danneggiamento degli apparati di raffreddamento le cui tubature sono scoppiate, come pure dall’acqua che arriva dalla condotta forzata proveniente dal lago Brasimone, un altro bacino gestito da Enel.
Lo svuotamento è necessario per raggiungere i macchinari danneggiati ed effettuare le perizie. Un’operazione che richiederà diversi giorni.
esplosione, continuano le ricerche
Telegiornale 10.04.2024, 12:30