E’ salito a 78 morti il bilancio delle devastanti inondazioni che venerdì hanno colpito il Texas centrale, provocando in particolare l’esondazione del Rio Guadalupe. 28 vittime accertate sono bambini che partecipavano a Camp Mystic, un campo estivo organizzato da una organizzazione cristiana sulle rive del fiume.
Per la prima volta dall’inizio delle operazioni di soccorso, il governatore Greg Abbot (repubblicano) ha detto che mancano all’appello 41 persone, ma potrebbero esserci anche altri dispersi.
Nuove piogge abbondanti sono previste fino a martedi e potrebbero produrre altre inondazioni, ha messo in guardia il governatore, promettendo che “continueremo a cercare fino a quando non troveremo tutti”.
Oggi, per la prima volta, i familiari delle vittime sono stati ammessi sul luogo della tragedia, mentre squadre di soccorso e volontari continuano a scavare tra le macerie e a perlustrare gli anfratti. 850 persone sono state salvate, alcune arrampicate sugli alberi, nelle prime 36 ore dopo il disastro. I soccorritori impiegano anche elicotteri e droni.
Le acque si sono alzate di quasi 8 metri in 45 minuti e nel Texas ci si comincia a chiedere se una migliore gestione dell’allerta avrebbe potuto salvare delle vite. Le autorità hanno promesso che il sistema di monitoraggio e avvertimento alla popolazione verrà studiato e se necessario rivisto.
Il Texas ha dichiarato quella di ieri giornata di preghiera. Papa Leone XIV ha espresso all’Angelus il proprio cordoglio.
La tragedia in Texas salverà la FEMA?
Vuole ancora cancellare la FEMA? Ha chiesto una reporter a Donald Trump. “E’ qualcosa di cui possiamo parlare più avanti, ma adesso stanno lavorando quindi... parliamone dopo”, ha risposto il presidente degli Stati Uniti.
FEMA è la Federal Emergencies Management Agency, l’agenzia federale per la gestione delle emergenze, finita sotto la scure del DOGE, il dipartimento per l’efficienza governativa che era guidato da Elon Musk.
Trump andrà in Texas probabilmente venerdi.