Tre ex presidenti dell'Ucraina hanno manifestato il loro sostegno alla contestazione contro il governo del premier Mikola Azarov.
Leonid Kravtchuk, Viktor Yushenko e Leonid Kuchma, in una lettera aperta pubblicata mercoledì, si dicono solidali con le "centinaia di migliaia di giovani ucraini" che, con le loro "azioni pacifiche" prendono parte alla protesta.
"La profonda crisi politica che si sta sviluppando", si legge "rischia di produrre gravi ripercussioni per l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza del paese".
Kravchuk fu il primo presidente dell'Ucraina dopo la dissoluzione dell'Unione sovietica.
Kuchma fu il suo successore e divenne in seguito bersaglio della cosiddetta "rivoluzione arancione" del 2004. Yushenko, infine, divenne capo dello Stato proprio sull'onda della protesta popolare di 9 anni fa.
“Tenere aperta la porta dell’UE a favore dei manifestanti”
Il Parlamento europeo proporrà di prolungare la missione dei suoi inviati Pat Cox e Aleksander Kwasniewski in Ucraina per "tenere aperta la porta della Ue a favore della gente che manifesta in strada" e "per ispirare il dialogo" e "fare da ponte" tra governo e opposizione. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che domani presenterà la proposta ai capigruppo dell'Eurocamera.
Red.MM/AFP/ARi



