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Ucraina, Putin accusa l’Europa di sabotare gli sforzi USA per fermare la guerra

“Non hanno un’agenda di pace, sono dalla parte della guerra”, ha detto il presidente russo prima di ricevere al Cremlino la delegazione USA guidata da Steve Witkoff

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Il presidente russo Vladimir Putin
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Witkoff e Putin: negoziazione del piano di pace USA per l'Ucraina

SEIDISERA 02.12.2025, 18:00

  • Reuters
Di: SEIDISERA-Alberto Zanconato/AP/Reuters/M.Mar./M. Ang. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato martedì gli alleati europei di Kiev di sabotare gli sforzi guidati dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra in Ucraina, che dura da quasi 4 anni. “Non hanno un’agenda di pace, sono dalla parte della guerra”, ha detto Putin dopo aver parlato a un forum sugli investimenti e prima di ricevere al Cremlino la delegazione statunitense guidata dall’inviato Steve Witkoff e dal genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner.

Putin ha accusato l’Europa di modificare le proposte di pace con “richieste assolutamente inaccettabili per la Russia”, bloccando così “l’intero processo di pace”, solo per poi incolpare la Russia. “Questo è il loro obiettivo”, ha detto Putin, che ha ribadito la sua posizione di lunga data secondo cui la Russia non ha piani di attaccare l’Europa - una preoccupazione regolarmente espressa da alcuni Paesi europei. “Ma se l’Europa improvvisamente vuole fare una guerra con noi e la inizia, siamo pronti immediatamente. Non ci possono essere dubbi su questo”, ha detto Putin.

I Governi europei hanno finora speso miliardi di dollari per sostenere finanziariamente e militarmente l’Ucraina, per svincolarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia e per rafforzare i propri eserciti per impedire a Mosca di conquistare altro territorio. Temono che se la Russia otterrà ciò che vuole in Ucraina, avrà mano libera per minacciare o destabilizzare altri Paesi europei.

Il piano di pace di Trump si basa sull’Europa per fornire la maggior parte dei finanziamenti e delle garanzie di sicurezza per un’Ucraina post-bellica.

Il piano, accusato da alcuni Paesi europei di essere troppo filo-russo, è stato nel frattempo ritoccato a Ginevra e in Florida nei giorni scorsi, in due tornate negoziali tra Stati Uniti e Ucraina. Qual è la situazione attuale? “Sembrerebbe che il Cremlino sia assolutamente contrario alle proposte europee e alle modifiche al piano di Trump, che potrebbero attutire le proposte americane, le quali, in un primo momento, sembravano favorevoli a Mosca”, spiega ai microfoni di SEIDISERA il collaboratore della RSI da Mosca, Alberto Zanconato.

Il piano modificato non è, però, mai stato presentato ufficialmente al pubblico e non si conoscono esattamente le modifiche apportate. Ci si chiede, quindi, se in Russia in questo momento, ci sia una reale volontà di mettere fine all’attacco militare contro l’Ucraina e se la reticenza ad accettare le modifiche sia un modo per sfruttare l’importante vantaggio che le truppe russe hanno, attualmente, sul terreno.

Al momento la Russia continua a riproporre le proprie richieste: “acquisizione dei territori occupati e stato neutrale dell’Ucraina, che non entrerà nella NATO e in altre alleanze occidentali”, spiega il collaboratore RSI. Questa è la posizione irremovibile del Cremlino e “negli ultimi giorni potrebbe essere forte la tentazione di continuare l’avanzata sul campo di battaglia, dove la situazione sembra essere particolarmente sfavorevole a Kiev”.

La Russia ha infatti dichiarato di aver completamente occupato la città strategica di Pokrovsk, nell’oblast di Donetsk, e quella di Vovchansk nell’oblast di Kharkiv, ma “nonostante la situazione, che sembrerebbe essere favorevole (alla Russia, ndr), le perdite sono ancora alte”. Inoltre, vi è “una situazione economica con cui Putin deve fare i conti”, la quale “si è deteriorata e non dà segni di miglioramento”. Questo soprattutto “a causa dei prezzi ancora bassi del petrolio e dal peso che iniziano ad avere le sanzioni imposte dagli USA sulla vendita di petrolio russo, in particolare verso India e Cina”, conclude Zanconato.  

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