Una guardia svizzera è sotto indagine per presunto comportamento inappropriato. Lo hanno riferito diverse testate. La vicenda, in Piazza San Pietro, risale a mercoledì scorso, ma i contorni si stanno delineando in queste ore.
Un po’ di contesto: si commemorava la dichiarazione Nostra Aetate, un documento del Concilio Vaticano II riguardante i rapporti tra la Chiesa cattolica e le religioni non cristiane. In Piazza San Pietro si trovavano rappresentanti di altre religioni, con una folta rappresentanza ebraica. Due donne ebree si stavano recando all’udienza generale del Papa, quando è sorta una discussione con una guardia svizzera.
Stando alla versione di una delle persone coinvolte, la scrittrice e direttrice di teatro israeliana Michal Govrin, lei e una collega stavano varcando l’ingresso dell’Arco delle Campane, sul lato sinistro della facciata della Basilica, come parte di una delegazione internazionale di ebrei. Una guardia svizzera che piantonava quell’accesso si è rivolta a loro, sibilando “les juifs” (in italiano “gli ebrei”) e in seguito ha anche “fatto il gesto di sputare” nella loro direzione, “con evidente disprezzo”, ha sottolineato.
Il portavoce della Guardia pontificia, il caporale Eliah Cinotti, si è limitato a confermare la segnalazione di un “episodio litigioso” e l’avvio di un’indagine. Circa i contenuti, ha precisato che l’indagine è “interna e resta riservata”.
Il ritorno della messa in latino
Alphaville 06.11.2025, 11:45
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