Sono aperti i seggi in Venezuela per le elezioni legislative convocate dal Governo di Nicolas Maduro, ma boicottate dall’opposizione guidata da Juan Guaidó (che ha organizzato un’elezione virtuale per un Parlamento parallelo). Verrà rinnovata l’Assemblea nazionale che conta 277 seggi per il periodo 2021-2026. Sono oltre 14'000 i centri elettorali predisposti nel paese dove i 20,7 milioni di aventi diritto potranno esprimere la loro preferenza.
In assenza delle tradizionali missioni di osservazione elettorale, la consultazione sarà seguita da delegati di organismi latinoamericani, africani, russi, turchi e iraniani, e da numerose personalità, fra cui gli ex presidenti Evo Morales (Bolivia) e Rafael Correa (Ecuador).
Juan Guaidó
"È tutta una farsa, non ci sono le condizioni per un voto democratico", hanno detto i principali leader dell’opposizione che hanno invitato la popolazione a disertare le urne. Accuse smentite dai rappresentati del regime, i quali al contrario sostengono che “non vi saranno brogli”.
Nonostante comunque le resistenze, sembra sicuro che il partito di Maduro riconquisterà l’Assemblea e anche con poco sforzo, siccome si è presentato compatto e non diviso come la controparte.

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