Le regioni separatiste dell'Ucraina orientale hanno plebiscitato i loro capi in un'elezione che Kiev ha definito una farsa e che potrebbe mettere in pericolo il già incerto processo di pace che la capitale ha avviato con Mosca.
Fatto sta che, secondo le proiezioni, il "premier" dell'autoproclamata repubblica di Donetsk Aleksandr Zakharcenko è stato eletto presidente con l'81,37% dei voti e il suo partito è stato scelto dal 65% dei votanti.
A Lugansk, altra roccaforte dei filorussi, è quasi certa la riconferma di Igor Plotnitski, un ex militare nostalgico dell'Unione Sovietica.
AFP/dg
RG 18.30 del 2.11.2014 La corrispondenza di Stefano Grazioli