La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Russia a risarcire, per quasi due miliardi di euro, gli azionisti della Yukos. I giudici hanno comunicato di aver rifiutato la richiesta di Mosca di rinviare il caso davanti alla Grande Camera.
Secondo la sentenza emessa alla fine di luglio scorso, le autorità russe hanno ora 6 mesi di tempo per presentare un piano per il pagamento di quanto stabilito, agli azionisti o ai loro legali, successori ed eredi.
La Russia, nel 2004, aveva multato Yukos, il gigante petrolifero di Mikhail Khodorkovski, costringendola a chiudere i battenti e questa aveva inoltrato ricorso alla Corte di Strasburgo. In una prima sentenza emessa nel 2011, la Corte stabilì che le autorità russe avevano violato il diritto a un equo processo e al rispetto della proprietà privata degli azionisti, imponendo alla società di pagare multe per una presunta evasione fiscale nel 2000 e 2001 e imponendo una sovrattassa per la procedura di esecuzione su queste ammende del 7%.
ATS/bin