Salute

Malattie da zanzare: “Per l’Europa una nuova normalità”

A lanciare l’allarme è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – intanto la diffusione di West Nile raggiunge un’espansione da record

  • 2 ore fa
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zanzara tigre

La zanzara tigre, Aedes Albopictus, è responsabile della trasmissione del virus chikungunya

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Di: red. giardino di Albert/Matteo Martelli 

I focolai di infezione da virus del Nilo occidentale e di malattia da virus chikungunya hanno raggiunto un livello di espansione in Europa mai registrato sino ad ora, con una progressione continua nell’ultimo decennio. Lo comunica oggi, mercoledì, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), in occasione delle Giornata mondiale dedicata alle zanzare. 

Il monitoraggio settimanale registra casi in crescita

L’ECDC, agenzia dell’Unione Europea con sede Stoccolma e responsabile della raccolta di dati provenienti da tutta Europa e della pubblicazione di rapporti di sorveglianza, riporta che al 13 agosto 2025 otto paesi europei hanno segnalato 335 casi umani di infezione da virus del Nilo occidentale contratto localmente e 19 decessi. L’Italia rimane il paese più colpito, con 274 infezioni confermate.

“L’Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione più prolungata, diffusa e intensa delle malattie trasmesse dalle zanzare sta diventando la nuova normalità” – afferma Pamela Rendi-Wagner, Direttrice dell’ECDC. 

Chikungunya e West Nile i due virus sotto osservazione

La zanzara tigre, capace di diffondere il virus chikungunya, è ora presente in 16 paesi europei e 369 regioni, rispetto alle sole 114 regioni di un decennio fa. Questa diffusione, combinata con l’aumento dei viaggi internazionali, aumenta la probabilità di epidemie locali.

L’Europa ha registrato 27 epidemie di chikungunya nel 2025, un nuovo record per il continente. Per la prima volta, un caso di malattia da virus chikungunya contratto localmente è stato segnalato nella regione francese dell’Alsazia: un evento eccezionale a questa latitudine, che evidenzia la continua espansione verso nord del rischio di trasmissione.

Stesso discorso per la febbre del Nilo occidentale, per la quale l’ECDC prevede un aumento delle infezioni, con un picco stagionale che probabilmente si verificherà tra agosto e settembre. Il virus è stato rintracciato anche in Ticino in zanzare del genere Culex, o zanzare comuni, responsabili della trasmissione del virus, ma sinora non ha mai portato a casi severi di malattia.

04:58

Febbre del Nilo: la situazione nella Svizzera italiana

SEIDISERA 30.07.2025, 18:00

  • Keystone

Le cause dell’aumento dei casi e le misure di prevenzione

Come noto, questo aumento è attribuibile a fattori climatici e ambientali, quali l’aumento delle temperature, estati più lunghe, inverni più miti e cambiamenti nei regimi delle precipitazioni. Queste condizioni, messe insieme, creano un ambiente favorevole alla proliferazione delle zanzare e alla trasmissione dei virus.

L’ECDC, oltre a pensare a nuove linee guida e  misure di sorveglianza tempestiva, invita le persone che vivono nelle aree interessate e i visitatori - in particolare anziani, bambini e persone con sistema immunitario indebolito - a proteggersi dalle punture di zanzara adottando tutte le misure preventive disponibili: utilizzare repellenti per zanzare, indossare maniche e pantaloni lunghi soprattutto all’alba e al tramonto, impiegare zanzariere e garantire un adeguato ricambio d’aria tramite aria condizionata o ventilatori.

08:25

La zanzara tigre 

Alphaville 15.08.2025, 11:05

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  • Cristina Artoni
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