Scienza e Tecnologia

Cinquant’anni di esplorazione spaziale europea

Attiva dal 1975, l’Agenzia spaziale europea ha una storia che porta anche la firma svizzera. Recentemente inaugurato un laboratorio nel canton Argovia

  • 30 maggio, 10:37
telescopio hubble

Il telescopio Hubble

  • IMAGO / ZUMA Press Wire
Di: Red. giardino di Albert / Simone Pengue 

Cinquant’anni di incontenibile fascino di esplorazione spaziale firmata Europa. Il continente, non l’Unione; la Svizzera, quindi, ne fa parte a pieno titolo. Stiamo parlando dell’Agenzia Spaziale Europea, nota come ESA, che il 30 maggio 1975 ha visto la luce nella firma di un trattato tra dieci Paesi, tra i quali la Confederazione Elvetica e le sue maggiori vicine, l’Italia, la Francia e la Germania, oltre a Belgio, Danimarca, Svezia, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna. 

Erano anni importanti, quelli, per la ricerca spaziale mondiale. Nel pieno della Guerra Fredda, gli Stati Uniti erano riusciti, solo nel 1969, a mettere piede sulla Luna. La scienza, simbolo di pace, era, allora come oggi, anche terreno di competizione tra le superpotenze.  

55:22

Una nuova guerra fredda nello spazio? (3./3)

Millevoci 02.08.2022, 11:05

Immediatamente dopo la guerra, la maggior parte degli scienziati europei si era trovata a lavorare negli Stati Uniti o nell’Unione Sovietica. Nonostante la lunga tradizione di ricerca del Vecchio Continente, era chiaro a tutti che l’unico modo per poter competere, soprattutto in settori molto ambiziosi come la fisica e l’astrofisica, era la collaborazione tra Paesi. Mentre nasceva il laboratorio di fisica delle particelle CERN, a Ginevra, molti Paesi europei fondarono una commissione volta a studiare la fattibilità di un progetto comune europeo per l’esplorazione spaziale. In soli due anni, nel 1962, la commissione si accorda sulla fondazione di due istituti: uno dedicato allo studio dei sistemi di lancio, l’altro allo sviluppo di navicelle spaziali. Gli istituti avviano rapidamente le operazioni nel 1964 , ma nel 1972, mentre la parte dedicata ai veicoli guadagnava riconoscimento internazionale, quella specializzata nei sistemi di lancio affronta gravi problemi tecnologici e finanziari. Nel 1975 viene presa così la decisione di fondere formalmente i due settori, dando vita all’ESA, che nel corso degli anni ha visto molte altre nazioni unirsi, fino ai ventitré membri attuali. 

27:58

Macchine del tempo

Il giardino di Albert 29.03.2025, 18:00

  • Imago Images
  • Fabio Meliciani

Da allora, l’ESA ha collaborato in modo strettissimo con la NASA, firmando congiuntamente le maggiori missioni. Nel 1983 il tedesco Ulf Merbold è diventato il primo astronauta ESA a volare sullo Space Shuttle della NASA. Negli anni Novanta, le due agenzie ESA e NASA portano avanti con successo divese missioni, tra le quali il lancio del leggendario telescopio Hubble, che ha regalato all’umanità immagini indimenticabili delle profondità cosmiche.  

Ulf Merbold ESA

L'astronauta ESA Ulf Merbold, in alto a destra, e il resto dell'equipaggio NASA di fronte a una rappresentazione dello Space Shuttle Columbia.

  • IMAGO / UIG

Nei primi anni Duemila arrivano dei grandi successi di esplorazione interplanetaria, con la Mars Express, la prima missione interamente europea su un altro pianeta, Marte. Un altro importante successo è scandito dalla sonda Huygens che nel 2005 si posa su Titano, la più grande luna di Saturno, ed è la prima ad atterrare su un corpo celeste nelle estremità del Sistema Solare.  

Nel 2010 parte CryoSat, una importante missione dedicata alla sorveglianza dei ghiacci marini della Terra attraverso un’innovativa strumentazione posta su un satellite. ESA, infatti, non si dedica solamente all’esplorazione dello spazio profondo o del Sistema Solare, ma investe notevoli energie anche nella protezione del nostro pianeta, soprattutto per gli aspetti ambientali e climatici.  

Poco dopo, nel 2014, la missione Rosetta dell’ESA è la prima al mondo a riuscire a far atterrare della strumentazione su una cometa, un corpo celeste di piccole dimensioni ricco di informazioni sui primordi del Sistema Solare.  

55:31

Lo Spazio come luogo di scambio e nuova frontiera di giovani in formazione

Millevoci 29.06.2023, 11:05

  • iStock

Oggi, tra le varie missioni l’ESA continua a collaborare con le altre agenzie mondiali per il mantenimento e l’utilizzo della celebre Stazione Spaziale Internazionale (ISS). A marzo, l’agenzia ha reso nota la strategia per i prossimi quindici anni. I punti focali ruotano attorno alla protezione del pianeta, declinati soprattutto attorno a clima e sostenibilità, ma anche alla ricerca di una risposta a domande fondamentali come la presenza di vita su altri corpi celesti. Come è sempre accaduto nella ricerca spaziale, nella strada tra qui e il 2040 ci sarà una grande attenzione alle ricadute tecnologiche nel tessuto economico dell’Europa, oltre a cercare di costituire un motivo di unione e una fonte d’ispirazione per tutta la popolazione.  

02:54

Agenzia spaziale europea apre un centro in Svizzera

SEIDISERA 27.05.2025, 18:00

  • Keystone

Il futuro dell’ESA, intanto, passa anche dalla Svizzera. Infatti, a Villigen nel canton Argovia è stato inaugurato il 26 maggio il Centro spaziale europeo di innovazione Deep Tech (ESDI). Posizionato all’interno dell’Innovaare Tech center, un polo tecnologico in prossimità del Paul Scherrer Institut (PSI), che collabora al progetto, l’ESDI farà ricerca ad ampio spettro in settori altamente competitivi come le tecnologie quantistiche, le scienze dei materiali e quelle dei dati. Anche in questo caso, uno degli obiettivi dichiarati del progetto è il rafforzamento dell’industria high-tech locale.  Eppure, è sempre bene ricordare che nonostante non si tratti di scienza fine a se stessa, ma di un importante meccanismo di sviluppo economico, le domande a cui l’ESA cerca risposta sono il frutto di una curiosità atavica e incontenibile, quella che nasce dal cielo stellato sopra di noi.

1x1-giardino_di_albert

La scienza e la natura ti affascinano?

Il Giardino di Albert soddisfa la tua voglia di capire

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare