Scienza e Tecnologia

Portare un po’ di Marte sulla Terra, spendendo meno

La NASA ridimensiona il budget per il programma Mars Sample Return - Ma non vi rinuncia: “È complicato, ma resta un importante obiettivo”

  • 15 aprile, 23:55
  • 16 aprile, 17:14
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Una "cartolina" da Marte inviata nel 2021 dal rover Perseverance

  • Keystone
Di: ATS/Pa.St.

Il programma Mars Sample Return, che mira a portare sulla Terra campioni del suolo di Marte, è troppo costoso. Si parla infatti di undici miliardi di dollari: un budget che deve essere ridimensionato, per arrivare a cinque-sette miliardi. Lo ha fatto sapere lunedì l’amministratore capo della NASA, Bill Nelson.

L’agenzia spaziale statunitense ha così risposto alle osservazioni del Comitato di revisione indipendente che nel settembre 2023 aveva giudicato il programma “irrealistico” sia per il budget sia per i tempi di realizzazione indicati inizialmente nel 2040.

La missione per portare campioni di suolo da un altro pianeta sulla Terra “resta un importante obiettivo nazionale”, ha detto ancora Nelson. Non c’è dunque l’intenzione di rinunciarvi, bensì di organizzarla - come detto - con un budget inferiore. La NASA ha pertanto chiesto ai suoi ricercatori e ai tecnici di mettere a punto un programma basato su tecnologie diverse da quelle considerate inizialmente.

I tempi potranno essere definiti di conseguenza. L’agenzia spaziale intende comunque sollecitare all’industria soluzioni che permettano di portare i campioni sulla Terra negli anni 2030, anziché nel 2040.

“Atterrare e raccogliere i campioni in modo sicuro, lanciare un razzo da un altro pianeta, cosa che non è mai stata fatta prima, e trasportare in modo sicuro i campioni a più di 33 milioni di chilometri sulla Terra non è un compito da poco. Dobbiamo pensare fuori dagli schemi - ha aggiunto Nelson - per trovare una strada che sia accessibile e che restituisca i campioni in tempi ragionevoli”.

La cooperazione nello spazio è anche elvetica

Nel frattempo la Svizzera diventa un po’ più spaziale: lunedì a Washington il consigliere federale Guy Parmelin ha infatti firmato gli Accordi di Artemide, una dichiarazione d’intenti politica sui principi per l’esplorazione e lo sfruttamento della Luna, di Marte e di altri corpi celesti.

RG 12.30 del 16.04.2024 La corrispondenza di Andrea Vosti

RSI Mondo 16.04.2024, 12:48

“La firma di questo accordo sottolinea la nostra convinzione che la cooperazione sia la chiave per creare un quadro migliore per la comunità spaziale” ha detto Parmelin. Quando si parla di spazio, ha aggiunto, la Svizzera ha molto da offrire.

Gli Stati firmatari (ora sono 37) riaffermano, in tale testo, il loro impegno a rispettare le norme e i regolamenti internazionali nello spirito del trattato ONU sullo spazio extra-atmosferico. “Si impegnano a contribuire all’esplorazione e all’uso sostenibile e responsabile dello spazio” si legge in una nota del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.

La missione Insight su Marte

Telegiornale 22.07.2021, 22:00

Notiziario

Notiziario 15.04.2024, 22:00

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