Un nuovo oceano che occupava parte dell’attuale Mongolia e scomparve circa 300 milioni di anni fa è stato scoperto dai ricercatori. A ricostruire la storia dell’Oceano Mongolo-Okhotsk, durata circa 115 milioni di anni, è lo studio guidato da Mingshuai Zhu, dell’Accademia delle Scienze pubblicato su Geophysical Research Letters. La ricerca aiuta a comprendere i cicli in cui i continenti del pianeta si allontanano per poi tornare a unificarsi in grandi super continenti.
A creare quel mare fu un cosiddetto pennacchio, ossia un flusso di roccia del mantello particolarmente caldo e leggero, che 410 milioni di anni fa creò una profonda spaccatura spingendo “ai lati” la crosta terrestre. Un fenomeno simile si osserva oggi ad esempio nella Rift Valley in Africa e nel mar Rosso e la cui scoperta potrebbe aiutare a capire meglio gli eventi avvenuti anche in un più lontano passato e migliorare la conoscenza delle dinamiche profonde che avvengono sulla Terra.
La deriva dei continenti
Setteventi 19.09.2023, 07:23
Contenuto audio