“È una risorsa importante per il panorama sanitario nazionale, soprattutto per quegli ospedali di dimensioni più piccole”. A spiegare a Prima Ora l’importanza del servizio che risponde al numero 145 è Alessandro Ceschi, direttore dell’Istituto Scienze Farmacologiche dell’EOC. A Berna questo mercoledì sono state consegnate 100’000 firme per il salvataggio finanziario del Centro svizzero d’informazione tossicologica, Tox Info Suisse. Il servizio gestisce circa 42’000 chiamate all’anno, con costi operativi di 4,35 milioni di franchi.

Costi e benefici
Tox Info, ricordiamo, è composto da professionisti sanitari altamente qualificati, tra cui medici con competenze avanzate in tossicologia clinica. Questi esperti, ha sottolineato Ceschi, sono a disposizione non solo di altri medici e ospedali, ma anche dei cittadini, offrendo supporto e consulenza in casi di contatto con sostanze tossiche. Il servizio copre un ampio spettro di situazioni, dai sovradosaggi di farmaci, all’esposizione a prodotti chimici, piante velenose, funghi e persino animali velenosi.
Circa il 50% delle chiamate a Tox Info riguarda i bambini
Alessandro Ceschi, direttore dell’Istituto Scienze Farmacologiche dell’EOC
L’importanza di questo servizio è particolarmente evidente per gli ospedali privi di un reparto di tossicologia clinica interno. Ma non solo, “il servizio - ha ricordato l’esperto - svolge una funzione cruciale di triage, particolarmente utile nei casi che coinvolgono bambini. Circa il 50% delle chiamate ricevute riguarda infatti i più piccoli, e spesso il centro può rassicurare i genitori preoccupati evitando visite non necessarie al pronto soccorso”.
Invece per quei casi più gravi, “dove la sostanza è pericolosa o la dose assunta è elevata, allora bisogna agire in modo estremamente rapido e competente. Quindi anche qui il servizio di Tox Info è molto utile perché indirizza in modo prioritario all’ospedale e già fornisce delle indicazioni di trattamento” ha sottolineato l’ospite di Prima Ora.
Tox Info offre infatti una consulenza rapida e competente, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. “È fondamentale - secondo Ceschi - avere una valutazione che sia fatta da specialisti e gli specialisti sono coloro che rispondono a questo numero tutto il giorno, notte compresa, festivi compresi”.
La possibile chiusura di questo servizio è vista con grande preoccupazione. “Credo che sarebbe veramente peccato e assolutamente da evitare. La perdita di questo servizio - secondo Ceschi - potrebbe avere conseguenze significative sulla gestione delle emergenze tossicologiche in Svizzera, soprattutto considerando che è l’unico centro di questo tipo per l’intero paese”.
Per mantenere attivo Tox Info, il Consiglio federale sta valutando diverse opzioni, tra cui l’obbligo di contributo da parte dell’industria chimica e farmaceutica. Il professor Ceschi, pur non volendo entrare nel merito delle decisioni politiche, considera questa una pista da esplorare: “Penso che possa essere ragionevole considerando che la maggior parte dei casi di attivazione di questo servizio, quindi di sospette intossicazioni, riguarda l’assunzione di farmaci o prodotti chimici”.