Svizzera

“La legge sull’identità elettronica apre la strada ad abusi”

Secondo i promotori del referendum, la norma in votazione il 28 settembre, non protegge le informazioni personali e favorisce il commercio dei dati dei passaporti

  • 2 ore fa
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Schermo del comitato contro identità elettronica

Conferenza stampa del comitato

  • Keystone
Di: ATS/M.Mar. 

Il comitato referendario “No legge sull’ID-E” invita a respingere la legge sull’identità elettronica (Legge sull’Id-e, LIdE), in votazione il prossimo 28 di settembre, poiché ritiene che ponga le basi per l’utilizzo commerciale dei dati dei passaporti svizzeri da parte delle grandi aziende tecnologiche e non protegga abbastanza le informazioni personali riguardanti i cittadini.

Secondo una nota del comitato resa pubblica mercoledì, questa norma è un trampolino di lancio per l’economia della sorveglianza e un pericolo per la democrazia. Il referendum contro la legge, sostenuta da buona parte del Parlamento, è stato promosso su tre fronti dalle associazioni e dai movimenti Amici della Costituzione, Aufrecht, Mass Voll e Verfassungsbündnis Schweiz, nonché da Partito pirata, Unione democratica federale (UDF) e Giovani UDC.

Una parte delle associazioni erano nate durante la pandemia di Covid-19 in particolare per lottare contro la discriminazione di chi si opponeva alla vaccinazione.

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Identità elettronica dal 2026

Telegiornale 10.09.2024, 18:00

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