La Posta svizzera si conferma per il nono anno consecutivo la migliore al mondo, secondo l’Unione postale universale. Un primato che intende mantenere, nonostante le sfide imposte dalla digitalizzazione e dai cambiamenti nelle abitudini dei clienti.
Christian Levrat, presidente del Consiglio di amministrazione della Posta, ha illustrato al telegiornale della RTS le strategie per affrontare il futuro dell’azienda. “Nei prossimi anni bisognerà intervenire sui prezzi, sulle strutture, creare nuove prestazioni e adattare gli obblighi di servizio universale dove ha senso farlo”, ha dichiarato Levrat.
Il calo dei volumi tradizionali è evidente: le lettere inviate oggi sono la metà rispetto al 2010, mentre i pagamenti agli sportelli sono diminuiti del 75% negli ultimi 15 anni. Per garantire la sostenibilità del servizio universale Levrat sottolinea la necessità di agire su più fronti: “Non si potrà fare l’una o l’altra cosa, dovranno essere fatte tutte e quattro, per rispondere a una sfida molto importante. Per la popolazione, per l’economia e per una delle imprese più importanti della Svizzera, che rappresenta 45’000 impieghi”.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/La-Posta-muove-200-impieghi-dell%E2%80%99IT-verso-Lisbona--3100955.html
Il presidente ha anche difeso la decisione di assumere 200 informatici in Portogallo, sottolineando che il mercato del lavoro elvetico non è in grado di soddisfare la crescente domanda di competenze digitali. In sei anni, il numero di informatici impiegati dalla Posta è passato da 900 a 1’500, e la quota di personale all’estero rimane contenuta rispetto ad altre aziende svizzere.
Infine, Levrat ha rassicurato sul futuro del servizio universale: “Alla fine che tutti siamo serviti è un’evidenza, ma è necessario trovare soluzioni più economiche là dove è possibile poiché sono gli altri clienti che pagano i costi elevati generati da pochi. E la Posta non fabbrica soldi!”
Il messaggio è chiaro: l’eccellenza ha un prezzo e per continuare a essere la migliore al mondo, la Posta dovrà evolversi, innovare e adattarsi. La digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità.