In un’epoca sempre più digitale, la Posta deve potersi trasformare. Ma deve farlo garantendo un servizio universale sufficiente e vantaggioso. Sono questi i punti chiave stabiliti mercoledì dal Consiglio federale per una revisione della legge sulle poste. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) è ora incaricato di elaborare, entro fine giugno 2026, un avamprogetto da porre in consultazione.
“La fruizione di servizi tradizionalmente svolti di persona, come le lettere o i pagamenti allo sportello, è in calo da anni. Una diminuzione che è destinata a proseguire, mentre tali servizi saranno progressivamente sostituiti da alternative digitali” sottolinea il governo federale in una nota, spiegando che per questo motivo la Posta deve potersi adeguare alle “mutate esigenze della popolazione e delle imprese”.
Il servizio universale: cosa cambierà?
Cosa dovrà dunque prevedere la revisione della legge sulle poste? Sul fronte del servizio universale, per il momento non saranno ridotti la portata e la qualità: all’entrata in vigore della legge (attorno al 2030) “comprenderà l’offerta odierna e le misure che si prevede di introdurre a livello di ordinanza per il 2026”. E dovrà continuare a essere finanziato in modo autonomo.
Sarà comunque stabilita una portata minima per il servizio universale che la Posta dovrà offrire in ogni caso e indipendentemente dalla futura evoluzione della domanda. Ed è previsto un adeguamento in funzione della domanda: al raggiungimento di determinati valori soglia, la Posta potrà richiedere un adeguamento, rispettando tuttavia la portata minima.
Oltre il servizio universale
Ma per la Posta non c’è soltanto il servizio universale: nel frattempo l’azienda ha esteso la sua attività. Una situazione che suscita sempre più malcontento in Parlamento e negli ambienti economici, ricorda il Consiglio federale. Anche qui il governo ha quindi stabilito dei punti chiave per un adeguamento della legge sull’organizzazione della Posta.
L’obiettivo è di creare certezza del diritto riguardo all’ammissibilità delle attività della Posta che esulano dal servizio universale: si tratta di precisare lo scopo dell’azienda sancito nella legge e “introdurre una protezione giuridica individuale per verificare l’eventuale superamento dello scopo aziendale”. Anche in questo caso, il DATEC dovrà presentare un avamprogetto per la consultazione entro fine giugno 2026.

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Notiziario 13.08.2025, 14:00
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