La Posta dovrà continuare a distribuire la corrispondenza in ogni casa abitata tutto l’anno, anche nelle zone discoste. Lo ha deciso venerdì il Consiglio federale, che ha abbandonato il “concetto di insediamento” previsto nel progetto in consultazione.
La proposta iniziale prevedeva di limitare la consegna alle aree con almeno cinque abitazioni permanenti per ettaro, misura che avrebbe permesso risparmi fino a 45 milioni di franchi annui dal 2026. L’idea aveva però suscitato forti critiche, soprattutto nelle regioni periferiche.
Lettera digitale nel servizio universale
Parallelamente, l’Esecutivo ha stabilito che il servizio universale sarà ampliato con la lettera digitale. La Posta dovrà offrire un sistema di recapito “ibrido”, che consenta ai clienti di spedire e ricevere invii elettronici. L’uso sarà facoltativo: chi preferisce la posta cartacea continuerà a riceverla, con conversione degli invii digitali in formato fisico.
Il progetto in consultazione prevedeva anche l’inclusione dei servizi di pagamento digitali. L’ampliamento in questo settore ha raccolto ampio consenso, ma il Consiglio federale si astiene per il momento da questa modifica. La questione sarà affrontata nuovamente nella prossima revisione della legge.
La modifica dell’ordinanza sulle poste entrerà in vigore il 1° aprile 2026. Parallelamente l’esecutivo ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare entro fine 2026 un progetto di revisione parziale della legge, che tenga conto della digitalizzazione: il volume delle lettere e il numero di pagamenti allo sportello postale sono infatti in costante diminuzione.

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Notiziario 19.12.2025, 15:00
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