La giustizia militare svizzera processa oggi, giovedì, a Mellen (ZH) un cittadino elvetico accusato di aver combattuto come mercenario in Ucraina. L’uomo, originario del canton Sciaffusa, avrebbe operato come cecchino nell’Ucraina orientale.
Il 49enne ha dichiarato in un servizio della trasmissione “Rundschau” della SRF di essere consapevole del rischio di arresto in Svizzera e di ritenersi dalla parte giusta. Durante l’udienza, il tribunale militare ha mostrato il servizio e il presidente ha letto articoli tratti dal “Tagblatt” e dal “Blick”.
Dopo essere stato ferito, nel marzo 2024 l’uomo, originario di Sciaffusa, avrebbe voluto tornare in Svizzera. Nonostante la segnalazione, le autorità svizzere non sono riuscite a rintracciarlo. Non è chiaro se si trovasse in Svizzera. Il cittadino con doppia cittadinanza svizzera e israeliana vive ora in Israele.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/dialogo/Mosca-d%C3%A0-la-caccia-ai-presunti-mercenari-svizzeri--2676716.html
Lo sciaffusano, che vive attualmente in Israele e possiede la doppia cittadinanza, è accusato di essersi arruolato in un servizio militare straniero (articolo 94 del Codice penale militare). Si tratta del primo caso di un cittadino svizzero presunto combattente a fianco dell’Ucraina contro la Russia che finisce in tribunale. Complessivamente sono in corso indagini nei riguardi di 16 presunti mercenari in Ucraina.
Il processo può svolgersi anche in assenza dell’imputato, su decisione del presidente. Non è noto quale pena sarà richiesta: per reati simili è prevista una detenzione fino a tre anni. L’uomo ha precedenti penali e, secondo i media, avrebbe scontato quasi dieci anni di carcere per vari reati. In passato gli era stata inoltre imposta una misura stazionaria per il trattamento di disturbi psichici.







