Intervista

Accordi Svizzera-UE, “i vantaggi per entrambi”

Lo sostiene l’ambasciatore dell’Unione Europea Petros Mavromichalis: da Bruxelles solidarietà in caso di problemi, ma ci aspettiamo che sia reciproca

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L'ambasciatore dell'UE in Svizzera Petros Mavromichalis

  • RTS
Di: RTS-Fanny Zürcher/ludoC 

I nuovi accordi tra la Svizzera e l’UE sono una situazione “win-win”, afferma l’ambasciatore dell’Unione Europea in Svizzera, mentre le decisioni del Consiglio federale in materia sono state oggetto di critiche. Nell’attuale situazione di instabilità globale, la solidarietà reciproca è particolarmente importante, afferma Petros Mavromichalis, intervistato domenica sera dal “19:30”, il telegiornale serale della RTS.

La gestione del Consiglio federale dei nuovi accordi tra la Svizzera e l’Unione Europea è stata molto criticata questa settimana a Berna. Solo un ristretto numero di parlamentari avrà accesso a questi accordi segreti. Inoltre, il governo vorrebbe rinunciare alla doppia maggioranza di popolo e dei cantoni in caso di referendum.

Queste decisioni hanno provocato forti tensioni all’interno del Parlamento e hanno fatto temere un fallimento degli accordi alle urne. Gli accordi saranno sottoposti prima al Parlamento federale e poi al popolo svizzero, in diverse fasi. Nonostante ciò, l’ambasciatore dell’Unione Europea in Svizzera, Petros Mavromichalis, è fiducioso che l’UE saprà essere paziente.

“Siamo ovviamente consapevoli che, alla fine, in Svizzera è sempre il popolo a decidere, quindi stiamo aspettando che questo referendum si svolga e che abbia un esito positivo”, ha dichiarato ai microfoni di RTS. “Noi stessi abbiamo procedure costituzionali complesse, quindi rispettiamo pienamente quelle del nostro partner, la Svizzera”.

Accordi “win-win”

Petros Mavromichalis è convinto che questi accordi tra Svizzera e UE “siano nell’interesse di entrambe le parti”. “Ho partecipato ad alcuni tavoli di negoziazione, quindi tutto ciò che so su di essi rafforza la mia sensazione che si tratti di accordi vantaggiosi per entrambe le parti”, afferma.

Uno degli accordi riguarda l’elettricità, la cui importanza è stata sottolineata all’inizio della settimana dal blackout nella penisola iberica. Con questo accordo, la Svizzera sarà più protetta, assicura l’ambasciatore dell’UE.

“Bisogna rendersi conto che la Svizzera è già collegata alla rete europea meglio di Spagna e Portogallo, per ragioni storiche”, spiega. “Ma è chiaro che con un accordo i collegamenti saranno più forti e la solidarietà sarà più forte, anche automaticamente”.

Tuttavia, Petros Mavromichalis sottolinea che questa solidarietà deve andare in entrambe le direzioni. “I vicini aiuteranno sempre la Svizzera. L’Unione europea sarà presente in caso di problemi. Ma ovviamente ci aspettiamo un ritorno del favore”, aggiunge.

L’UE “indispensabile” di fronte all’instabilità

Questa solidarietà reciproca è ancora più importante nell’attuale contesto geopolitico. Di fronte al nuovo ordine mondiale imposto da Vladimir Putin e Donald Trump, l’UE ha un ruolo importante da svolgere, afferma Petros Mavromichalis.

“L’Europa non è mai stata così indispensabile come oggi, visti i pericoli che ci minacciano e l’instabilità che regna”, afferma. “Le nostre nazioni devono restare unite, fare fronte comune, parlare con una sola voce se vogliamo ancora influenzare il corso degli eventi a livello globale”.

La Svizzera non fa eccezione, secondo l’ambasciatore. “Non importa quanto vogliate rimanere in disparte, i problemi vi raggiungeranno, anche se non li cercate”, precisa il diplomatico. “Non si può fare la politica dello struzzo e mettere la testa sotto la sabbia...”.

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Bilaterali: il Consiglio federale vuole il referendum facoltativo

Telegiornale 30.04.2025, 20:00

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