Il festival del film non è solo Locarno. A Les Diablerets, nel Canton Vaud, si conclude infatti oggi (sabato) il festival Internazionale del film alpino, giunto alla sua 56esima edizione. Della giuria fa parte anche una giovane accademica ticinese, la storica Lucia Leoni che sta lavorando a un dottorato sull’evoluzione della fotografia e dei film di montagna. Il Telegiornale l’ha incontrata.
“L’identità nazionale svizzera si basa tantissimo sulla montagna, ero quindi interessata a sviscerare queste fotografie e film per capire cosa possono dirci: da una parte sull’essere svizzeri, dall’altra anche sul contributo della Svizzera al mondo”.
Lucia Leoni lavora su film e fotografie spesso impressionati, come quelle che ci fa vedere, scattate sulle alpi svizzere fra il 1930 e il 1950, quando in vetta toccava trascinare materiale fotografico estremamente pesante e ingombrante.

Una delle fotografie d'epoca mostrate da Lucia Leoni
“Chiaramente oggi è più facile, si sale con il telefono e si scattano le foto. Anche la diffusione delle immagini è molto più veloce, in particolare con i social. Ai tempi bisognava fare la foto, poi svilupparla e poi pubblicarla su giornali come quello del Club alpino svizzero”.
A Les Diablerets la montagna la si ammira come detto però anche al festival internazionale del film alpino. Lucia e i suoi colleghi di giuria dovranno scegliere il miglior film del festival e, vista la qualità delle pellicole in concorso, la scelta sarà ardua.