La Svizzera promette da 4 anni di istituire un numero unico di emergenza per le vittime di violenza domestica. Il famoso numero 142, tuttavia, non è ancora attivo.
Ben 4 anni fa la Confederazione aveva approvato l’introduzione di una linea telefonica per le vittime di violenza domestica ma oggi il numero 142 non è ancora operativo. Di chi è la colpa? Qualcuno sostiene che non sia colpa di nessuno, perché si tratta di un impegno collettivo. Qualcun altro individua la responsabilità nella mancanza di coordinamento. Altri dicono che i Cantoni non possono farsi carico dei ritardi di Berna.... Insomma si è di fronte al classico scarica barile. Ma andiamo per ordine: è l’aprile 2021 e nel bel mezzo della pandemia, la consigliera federale Karin Keller-Sutter presenta la tabella di marcia per la lotta alla violenza domestica. “In principio i Cantoni offrono una linea di aiuto e di sostegno, ma è chiaro che sarebbe meglio avere un unico numero telefonico “, disse allora la consigliera federale.
Il mandato viene quindi affidato alla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali, due anni di discussioni tra i cantoni per scegliere un numero, poi tocca all’Ufficio federale delle comunicazioni: “Noi dell’UFCOM siamo stati contattati nel 2023. Bisognava modificare un‘ordinanza del Consiglio federale entro due anni. Stiamo dunque rispettando questa indicazione e il numero è stato attribuito”, spiega alle telecamere del Telegiornale della RSI Olivier Girard, responsabile Numerazione e indirizzi UFCOM.
È a quel punto che entra in gioco Swisscom. “Swisscom è stata incaricata solo recentemente, siamo comunque riusciti a ridurre i tempi da 12-24 a 11 mesi per la messa in opera di un servizio del genere”, dice Alicia Richon, portavoce della principale società di telecomunicazioni elvetica. Ma tecnicamente è complicato? “No, non è complicato tecnicamente, non ci sono difficoltà reali”.
A dire il vero tutti gli altri operatori del Paese, come Sunrise e Salt, devono essere collegati al 142 - e 34’000 reti private devono essere adattate. Bisognava essere pronti per il 1° novembre di quest’anno, ma sarà invece per il 1° maggio 2026.
“Eravamo pronti a partire il primo novembre e per alcuni cantoni questo stop ha creato qualche problema perché avevano già assunto il personale necessario da formare, e poi tutto d’un tratto ci dicono che non ci sarà. È una situazione complicata”, spiega Mathias Reynard, Presidente Conferenza direttrici e direttori cantonali delle opere sociali (CDOS).
Complicato, ecco la parola che riassume questo dossier, colpa - sembrerebbe - della lentezza delle procedure svizzere.
In attesa del 142 ricordiamo che in Svizzera sono attivi oltre 60 consultori per le vittime di violenza. In Ticino nel Sopraceneri c’é Casa Armonia, che risponde allo 0848 33 47 33, nel Sottoceneri opera invece la Casa delle donne, il numero è 078 624 90 70.

Violenza contro le donne, la situazione in Svizzera
Telegiornale 25.11.2024, 20:00