Il Canton San Gallo ha presentato oggi, lunedì, un progetto pilota per la raccolta elettronica di firme in funzione di referendum e iniziative. Si tratta di una prima in Svizzera, che punta anche a contrastare nuovi casi di sottoscrizioni falsificate come quelli emersi negli scorsi mesi.
Le sperimentazioni inizieranno durante la prossima primavera. I comitati d’iniziativa possono così ricorrere a questa nuova piattaforma di “E-Collecting” messa a disposizione del Cantone: un sistema che dovrebbe impedire firme false o doppioni, visto che gli autografi vengono automaticamente comparati col registro di voto.
L’uso di un sistema elettronico facilita la raccolta di sottoscrizioni, ha spiegato la Cancelleria cantonale, e porterà anche a un alleggerimento del lavoro per i Comuni, che dovranno verificare meno firme apposte manualmente.
Da rilevare che il codice sorgente della piattaforma è ora accessibile al pubblico, in modo da permettere agli esperti di sicurezza di tutto il mondo di individuare potenziali falle. Dallo scorso agosto, inoltre, 80 specialisti hanno già potuto effettuare dei test di intrusione.
Nella fase pilota, limitata a 7 anni, il sistema potrà essere usato unicamente per referendum e iniziative a livello cantonale, per un massimo del 50% del totale delle sottoscrizioni. Per i comitati sarà quindi ancora necessario recarsi per le strade.
San Gallo è il primo cantone ad autorizzare la raccolta elettronica di parte delle firme richieste per iniziative e referendum cantonali. L’introduzione della “E-Collecting” era stata chiesta nel 2018 da una mozione dell’UDC.










