Sono due uomini e una donna, di nazionalità svizzera, gli imputati comparsi lunedì davanti al Tribunale distrettuale di Bülach per l'assassinio di un garagista di 36 anni, ritrovato senza vita nel nel giugno del 2016 in un bosco di Boppelsen, presso Baden e per quello avvenuto poche settimane prima di un 25enne serbo a Utzigen nel canton Berna.
Gli imputati, parzialmente rei confessi, sono un trasportatore bernese e sua moglie, entrambi 29enni. Ma alla sbarra compare anche un garagista 35enne del canton Soletta, che avrebbe preso parte ai delitti in cambio della promessa di una ricompensa.
Stando all'accusa i fatti si sono stati commessi in modo estremamente brutale (le vittime sono state imbavagliate fino a soffocarle) e per una mera questione di soldi. Dal giovane serbo ucciso nell'aprile del 2016 a Utzigen, gli imputati pretendevano la restituzione di un presunto prestito e di un imprecisato quantitativo di cannabis, mentre il garagista era stato contattato in internet, con l'intenzione di acquistare un camion da lui messo in vendita al prezzo di 60'000 franchi. Il suo cadavere fu ritrovato alcuni giorni dopo il delitto nel bosco di Boppelsen, mentre il 25 enne fu sepolto nudo nel giardino dell'abitazione della coppia bernese.
La sentenza è attesa per giovedì.