Svizzera

Fête e polemiche

Le proteste di chi si è perso lo spettacolo a Vevey a causa della meteo non sono le sole rivolte in questi giorni agli organizzatori

  • 29 luglio 2019, 17:37
  • 9 giugno 2023, 14:08

Il servizio di Monica Fornasier nell'RG delle 12.30 del 29.07.19

RSI Svizzera 29.07.2019, 16:18

  • rsi
Di: mpe

Il maltempo che sabato 27 luglio ha rovinato la festa del canton Ticino e dei cantoni della Svizzera centrale, ospiti d'onore alla Fête des vignerons, in corso a Vevey, ha sollevato qualche polemica oggi sui giornali e nei social media, da parte di chi ritiene che gli organizzatori abbiano gettato la spugna troppo presto.

Maltempo alla Fête del 1977

Anche alla Fête des vignerons del 1977 gli spettatori dovettero fare i conti con violenti acquazzoni

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Non molto tempo dopo il primo acquazzone lo spettacolo avrebbe potuto svolgersi senza grossi problemi, ritengono alcuni spettatori delusi per aver perso oltre ai soldi, la possibilità di vedere uno spettacolo come se ne vedono solo ogni quarto di secolo. Ritornare sul posto il 3 agosto infatti non è alla portata di tutti e non tutti sapevano che con un modico sovrapprezzo di tre franchi ci si potesse assicurare contro i rischi di un annullamento.

Dalla TV

Ciò detto, la trasmissione per i consumatori "Espresso" - sulle onde di Radio SRF - è andata oltre il comprensibile malcontento di chi ha dovuto fare i conti con una meteo impietosa ed ha rivolto la sua attenzione ad alcune delle polemiche che indipendentemente dagli imprevisti legati alla meteo, toccano l'offerta promessa dagli organizzatori a chi non ha badato a spese pur di non perdersi un instante dello spettacolo proposto nella grande arena in riva al Lemano dalla compagnia di Daniele Finzi Pasca.

Il biglietto "premium" del costo di 360 franchi, scelto dai membri della famiglia Küng di Allschwil intervistata dai colleghi di "Espresso", promette un servizio di accoglienza personalizzato, un accesso facilitato agli spalti, un programma ufficiale e una sorpresa alimentare con rinfresco. Sorprese gastronomiche invece non ce ne hanno offerte e per quanto riguarda il rinfresco, si sono fatti bastare una bottiglietta d'acqua minerale, lamenta la signora Laura Küng che con gli altri membri della sua famiglia ha speso 1'800 franchi per godersi la Fête in prima fila.

Gli organizzatori della Fête, dal canto loro, precisano che di fronte alla massa degli spettatori non è possibile garantire un servizio VIP come se lo aspettava la famiglia di Allschwil e che il menu a sorpresa promesso sul biglietto è un malinteso della società che ha stampato i biglietti della festa per conto degli organizzatori.

La Compagnia di Daniele Finzi Pasca, dal canto suo, ha ricordato di non avere avuto alcun influsso sulle decisioni degli organizzatori e di aver passato un fine settimana difficile come il pubblico: "Stanchi, bagnati e tristi, vi abbracciamo".

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