Svizzera

Fuga di dati a Zurigo, ecco il rapporto della CPI

In seguito alla vicenda che ha coinvolto il Dipartimento della giustizia, viene criticata la mancanza di uniformità nelle norme per la sicurezza delle informazioni sensibili

  • 14 minuti fa
La consigliera di Stato Jacqueline Fehr, a capo della Giustizia zurighese

La consigliera di Stato Jacqueline Fehr, a capo della Giustizia zurighese

  • Keystone
Di: ATS/Pa.St. 

Il governo cantonale zurighese non ha garantito la sicurezza delle informazioni sensibili. È la conclusione a cui è giunta la Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) che negli ultimi due anni e mezzo è andata a fondo della vicenda relativa alla fuga di dati dalla giustizia zurighese.

I fatti risalgono agli anni tra il 2006 e il 2012, quando un fornitore di servizi informatici del Dipartimento di giustizia non aveva cancellato i dati da hard disk e memorie USB poi finiti in mano a criminali. Si trattava, tra l’altro, di perizie psichiatriche su persone accusate, numeri di telefono di agenti di polizia, e documenti sulla pianificazione di un nuovo centro di polizia e giustizia.

La CPI ha redatto un rapporto finale di 220 pagine che è stato pubblicato venerdì. Un rapporto in cui rileva una mancanza di uniformità delle norme per la sicurezza dei dati e delle informazioni. Inoltre è stata riscontrata la presenza di “una mentalità a compartimenti stagni” nelle direzioni, che ha favorito l’accaduto.

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Fuga di dati a Zurigo

Telegiornale 06.12.2022, 20:00

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