Nel Canton Soletta, un progetto inedito mira a reintrodurre il bisonte europeo nel suo ambiente naturale. Introdotti progressivamente in un parco di dimensioni crescenti, questi animali affascinano tanto quanto preoccupano scienziati, agricoltori e attori del mondo rurale. Da tre anni, i bisonti europei si sono stabiliti a Welschenrohr (SO) tra due pieghe del Giura.
Il branco, inizialmente composto da cinque individui, ne conta oggi undici. La loro introduzione è avvenuta per tappe: prima in un parco recintato di 5 ettari, poi 50, prima di raggiungere, da un anno, un territorio di 100 ettari, ovvero un chilometro quadrato.
“Qui passano regolarmente escursionisti e visitatori. Tutto procede molto bene. L’unica cosa a cui bisogna fare attenzione è la distanza da rispettare per motivi di sicurezza. Non bisogna avvicinarsi ai bisonti a meno di 50 metri, non si sa mai”, ha sottolineato Benjamin Brunner, ranger farmer del progetto Wisent Thal, intervistato dalla trasmissione 19h30 di RTS:

Benjamin Brunner in una fotografia del 2023
La questione della coesistenza
L’obiettivo del progetto è permettere a una specie solitamente tenuta in recinti di vivere in libertà. Otto Holzgang, biologo e responsabile del progetto, è convinto della sua fattibilità. “Il bisonte può vivere liberamente in Svizzera, ne sono convinto. Ma per questo ha bisogno di un ambiente misto, con esseri umani, agricoltura e foreste. Se riusciamo a riunire tutto questo, il bisonte ha un futuro da noi”, sostiene l’esperto.

Otto Holzgang in una fotografia del 2023
Foraggio necessario?
Sulle alture dei Prés-d’Orvin, sui fianchi del Chasseral, Christian Lecomte alleva bisonti americani da 33 anni. Di fronte all’idea di un rilascio in libertà, si mostra piuttosto scettico: “Appena si metteranno i bisonti in libertà, ci saranno problemi di vicinato e anche per il foraggio. In inverno, bisognerà foraggiarli. Sono anche in altitudine, credo siano a 800 metri lì. Per avere erba, bisognerà mantenerli con il foraggio, quindi è un po’ utopistico”, sostiene.

Uno dei bisonti europei di Welschenrohr in una fotografia del 2023
Preoccupazioni condivise da François Monin, direttore di Agri Jura: “Come si vede a volte con altre specie selvatiche, non sono sicuro che questi bisonti rimarranno in piena foresta e non causeranno danni alle colture se avranno erba e una dispensa fresca a disposizione”, sottolinea.
La prossima fase del progetto è fissata per marzo 2027. Il Canton Soletta dovrà allora pronunciarsi su una richiesta di semi-libertà dei bisonti su un territorio di 10 chilometri quadrati.










