Svizzera

In calo l’interesse per le auto elettriche in Svizzera

Allo stesso tempo si osserva però un aumento delle vendite - Le considerazioni di Marco Doninelli, direttore di UPSA Ticino

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Auto elettrica? No, grazie!

Alphaville 16.09.2025, 11:45

  • Keystone
  • Francesca Rodesino
Di: Alphaville-F.Rodesino/Pa.St. 

Le vendite sono in aumento, ma l’interesse è in calo. Stiamo parlando del mercato delle auto elettriche in Svizzera. Secondo l’ultimo barometro della mobilità AXA, realizzato dall’istituto Sotomo, solo il 24% della popolazione elvetica intende infatti acquistarne una come prossimo veicolo, mentre la metà degli intervistati preferisce ancora i motori a combustione tradizionali.

Una tendenza confermata da Marco Doninelli, direttore regionale dell’Unione professionale svizzera dell’automobile (UPSA Ticino): “Sono diversi i motivi, tra cui la decisione dell’Unione Europea di vendere solo auto elettriche dal 2035. Una decisione che ha avuto un effetto opposto a quello desiderato” ha spiegato nell’ambito della trasmissione Alphaville su Rete Due. E parla anche delle “discussioni su possibili blackout o sulla carenza di energia elettrica, che probabilmente hanno allontanato alcune persone dalla mobilità elettrica”.

Nonostante il calo dell’interesse, in Svizzera le vendite di auto elettriche - come detto - sono comunque tornate a crescere. Alla fine di agosto, lo ha di recente reso noto Auto-Schweiz, circa il 21% delle vetture nuove erano elettriche, rispetto al 18,2% dell’anno precedente. Doninelli spiega questa apparente contraddizione: “Gli importatori stanno facendo molta promozione per cercare di raggiungere gli obiettivi di emissione di CO2. Nel caso non riuscissero a raggiungerli, dovranno pagare sanzioni importanti”.

La politica “ha sbagliato approccio”

Doninelli evidenzia anche il ruolo della politica, che in Svizzera e nell’Unione Europea avrebbe adottato “un approccio errato”. E spiega: “Non è attraverso l’obbligo che si raggiungono gli obiettivi, ma si sarebbe dovuto cercare di informare e di farsi trovare pronti”. Come esempio, cita la mancanza di un “diritto di ricarica” in Svizzera, simile a quello che esiste in Germania, che garantirebbe ai condomini la possibilità di installare una colonnina di ricarica privata.

Secondo Doninelli, bisogna comunque continuare a insistere sulla protezione dell’ambiente: “L’auto elettrica non sarà la soluzione a tutti i problemi, ma contribuisce in maniera importante alla preservazione dell’ambiente”, conclude.

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