Svizzera

In montagna si va con gambe e... con la testa

Ogni anno in Svizzera una cinquantina di persone perde la vita facendo escursioni in quota - Come evitare incidenti e stare lontano dai pericoli? La parola ad esperti e appassionati

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Incidenti in montagna, come evitarli

Telegiornale 20.07.2025, 20:00

Di: TG-Davide Paggi/sdr 

Con l’estate sono iniziate le passeggiate in montagna e già la cronaca si è occupata di diversi incidenti, taluni anche mortali. Ogni anno, per citare un dato, in Svizzera una cinquantina di persone perde la vita facendo escursioni in quota. Per capire quali sono i rischi e come evitare cadute, Davide Paggi ha seguito un gruppo di camminatori appassionati sulle Alpi grigionesi per farsi raccontare pericoli e soddisfazioni del trekking.

C’è chi in passeggiata, davanti alle telecamere del TG, ha ammesso senza nessun problema di assumersi dei rischi.Lo ammetto, ha detto una partecipante, faccio spesso escursioni da sola, ma di solito se diventa troppo pericoloso torno indietro”. Non manca chi accusa qualche difficoltà a causa dell’età e chi predilige solo escursioni di gruppo, dove la maggiore responsabilità è affidata alla guida.

Vero, ma solo in parte perché la responsabilità individuale è centrale quando ci avventura in quota. Lo sa bene Cyrill Locher, che cura e conosce i sentieri grigionesi e che ha accompagnato il gruppo, assieme ai giornalisti del Telegiornale, sulle montagne della Prettigovia.

“E’ fondamentale la preparazione dell’escursione, spiega la guida, ovvero la pianificazione della via da seguire che oggi si può fare online o con le App come Swisstopo e Svizzera Mobile. Poi sono importanti le previsioni meteo per evitare di farsi sorprendere da un temporale e, infine, cosa spesso provoca incidenti è un’ attrezzatura non adeguata”, in particolare abiti e scarpe.

Con il cambiamento climatico avventurarsi in montagna è diventato più complicato. “Uno dei rischi che si aggiungono, osserva ancora Locher, è lo scioglimento del permafrost alle quote più elevate, oltre i 2500 metri. Ciò può portare a colate e frane: lo abbiamo visto a Bondo o a Blatten.” Un altro pericolo è poi rappresentato da piogge improvvise e forti che possono ingrossare fiumi, trasformandoli in trappole.

Per fare in modo che montagna e natura restino un piacere, occorre avere gambe, certo, ma anche testa. 

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