Lo svittese Marcel Dettling è stato eletto nuovo presidente dell’UDC svizzera sabato dall’assemblea dei delegati riunita a Langenthal, nel canton Berna. Il 43enne agricoltore, unico candidato, subentra al ticinese Marco Chiesa. Dettling è consigliere nazionale dal 2015 e appartiene all’ala conservatrice del partito.
Nel 1998 è stato uno dei membri fondatori dei Giovani UDC del Canton Svitto. Nel 2008, l’agricoltore di Oberiberg è entrato a far parte del Gran Consiglio. Nel 2015, a sorpresa, è riuscito a entrare nel Consiglio nazionale.
Nel partito Dettling ha fatto carriera, dapprima entrando a far parte della direzione nel 2018, poi a partire dal 2022, in veste di vicepresidente insieme alle consigliere nazionali Céline Amaudruz e Magdalena Martullo-Blocher.
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Voto sulle energie rinnovabili, Rösti sconfessato dai suoi
Prima di procedere all’elezione del nuovo presidente, all’assemblea dei delegati UDC di Langenthal c’è stato sabato l’acceso dibattito sulla raccomandazione di voto in vista del 9 giugno, quando il popolo dovrà pronunciarsi sul progetto riguardo all’approvvigionamento elettrico e alla promozione delle energie rinnovabili. Nel dibattito parlamentare fra i deputati democentristi aveva prevalso il sì, ma sotto la pressione della corrente guidata da Magdalena Martullo-Blocher la direzione aveva raccomandato il “no”.

Albert Rösti non ha convinto i suoi
Sotto gli occhi del consigliere federale Albert Rösti, che ha tentato inutilmente di convincere i suoi compagni di partito, il cambiamento di rotta si è consumato: i contrari sono stati 242 e i favorevoli 149, con 8 astensioni. La proposta di lasciare libertà di voto non ha avuto alcuna chance. Il capo del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni è stato così sconfessato.
Era scontato, invece, il “no” quasi unanime (321 voti contro 9) alla proposta socialista per la riduzione dei premi di cassa malati.
L’ultimo discorso di Chiesa
“Lo Stato sta diventando sempre più vorace”, aveva detto in precedenza Marco Chiesa, che nel suo ultimo discorso da presidente democentrista si è scagliato anche contro un possibile accordo con l’Unione Europea. “Non dobbiamo firmare un trattato di sottomissione con l’UE”, ha affermato il 49enne ticinese, che lascia il suo incarico fra gli applausi.
RG 12.30 del 23.03.2024 La diretta di Gianluca Olgiati
RSI Info 23.03.2024, 13:19
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Delegati UDC riuniti a Langenthal
Telegiornale 23.03.2024, 12:30