L’Unione Europea, contrariamente alla Svizzera che l’ha già fatto, tarda ad approvare il mandato negoziale per risolvere le questioni istituzionali d’intesa con la Confederazione. Di questo si è rammaricato il segretario di Stato elvetico Yves Rossier, ascoltato oggi (martedì) dalla commissione esteri del Parlamento europeo.
A chi ha manifestato preoccupazione per l’esito del voto del 9 febbraio sull’iniziativa contro l’immigrazione di massa, Rossier ha fornito rassicurazioni: per sette volte il popolo è stato chiamato alle urne su temi legati alla libera circolazione e per sette volte si è espresso a favore di questo principio. Se però dovesse spuntarla il “sì”, la Confederazione non disporrebbe di un “piano B”.
ATS/pon