La Svizzera è stata tolta dalla lista nera dei paesi accusati di violare la libertà sindacale. L'annuncio, martedì, di una mediazione tra sindacati e padronato, guidata dal consigliere federale Guy Parmelin, ha permesso di rilanciare il dialogo.
L'obiettivo è quello di elaborare, entro un anno, proposte per innalzare il livello di protezione contro il licenziamento ingiustificato dei sindacalisti per allinearlo alle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO).
RG 18.30 del 11.06.19 - La corrispondenza di Gian Luca Olgiati
RSI Info 11.06.2019, 20:30
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Martedì, la commissione di applicazione degli standard dell'ILO ha affermato che le criticità sulla libertà sindacale in Svizzera non sono più preoccupanti di altri paesi. A essere messa in discussione, la poca protezione da eventuali licenziamenti dei lavoratori attivi nei sindacati e i risarcimenti insufficienti in caso di licenziamenti abusivi.
L'Unione sindacale svizzera ha accolto con favore lo stralcio della Svizzera dalla lista nera dell'ILO, ma ha dichiarato che continuerà a mantenere alta la pressione sul Governo per raggiungere miglioramenti concreti.








