La registrazione, l’elaborazione e l’archiviazione di dati su larga scala costituiscono un’ingerenza nei diritti fondamentali: questo è quanto specificato dal Tribunale federale (TF) di Losanna che, in una sentenza di venerdì, ha annullato alcuni articoli della nuova legge sulla polizia adottata nel 2022 dal Gran Consiglio di Lucerna.
Gli articoli in questione, che riguardano la ricerca automatizzata e il monitoraggio del traffico, nonché la rete di sistemi informativi della Confederazione e dei Cantoni, hanno come scopo principale il perseguimento penale, si legge nella sentenza, ambito che esula dalle competenze cantonali. Il TF ha sottolineato che la sorveglianza automatizzata ai fini summenzionati richiede una base giuridica nel Codice di procedura penale, che si applica a livello federale. La prima Corte di diritto pubblico del TF ha rilevato che la ricerca automatizzata comporta la registrazione ottica dei veicoli in movimento, comprese le targhe e gli occupanti. Viene quindi effettuato un confronto automatico con le segnalazioni e gli avvisi di ricerca. Inoltre, questi dati possono essere archiviati e utilizzati per un massimo di 100 giorni per perseguire reati gravi o per cercare persone scomparse o latitanti.
I giudici di Mon Repos, che hanno dovuto valutare il caso in seguito al ricorso inoltrato da quindici persone, tra cui politici socialisti e verdi, hanno specificato che la registrazione, l’elaborazione e l’archiviazione di dati su larga scala costituisce una violazione sproporzionata dei diritti fondamentali e chiedono la rimozione dell’articolo che include tali disposizioni nella sua interezza.
Utilizzo dei dati digitali. Il parere di un'esperta
SEIDISERA 08.11.2024, 18:00
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Come altri cantoni, Lucerna aveva modificato la sua legge sulla polizia in modo da poter partecipare alla prevista piattaforma nazionale di ricerca della polizia (POLAP), che al momento si trova in fase progettuale. Grazie a questo strumento i dati saranno immediatamente accessibili senza alcuna richiesta preventiva di assistenza amministrativa. Questo sistema rende più difficile il controllo da parte dei giudici, ha sottolineato il tribunale. Inoltre, il regolamento di Lucerna non limita le categorie di dati interessati, le finalità del trattamento o la cerchia di persone autorizzate ad accedervi. In queste condizioni, non fornisce una base giuridica sufficientemente dettagliata per giustificare una così grave violazione dell’autodeterminazione in materia di dati, e viola anche il principio di proporzionalità, hanno concluso i giudici losannesi.
D’altro canto, il TF ha respinto le contestazioni mosse nel ricorso relative all’uso dei sistemi di analisi seriale dei crimini e dei centri di comando. Non si è invece pronunciato sui sistemi di monitoraggio della situazione.
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Notiziario 08.11.2024, 17:00
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